Comparsa in un individuo di caratteristiche non possedute né dai genitori, né dagli immediati ascendenti, interpretata dai primi evoluzionisti come un ritorno a condizioni che esistevano in lontanissimi [...] combinazione di due o più geni, la coesistenza dei quali è necessaria per dar luogo alla manifestazione di quel carattere che altrimenti non comparirebbe. Alcune forme di a. sono conseguenza di anomalie dello sviluppo o effetto di mutazioni. ...
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(App. IV, I, p. 291)
Gli studi condotti nel ventennio susseguente la scoperta della struttura a doppia elica del DNA (J.D. Watson e F.H.C. Crick, 1953) hanno portato all'elucidazione dei meccanismi responsabili [...] la struttura e la funzione delle proteine. La tecnologia del DNA ricombinante consente di introdurre una svariata serie di mutazioni in un gene e di saggiarne le conseguenze sulla funzione o attività biologica della proteina mutata codificata, dopo ...
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Ced
Famiglia di geni coinvolti nel controllo delle diverse fasi dell’apoptosi (➔) o morte cellulare (in ingl. cell death, da cui il nome), individuata nel nematode Caenorhabditis elegans. Il gene Ced-3 [...] che inibisce l’attività di Ced-3 e Ced-4 e assicura che solo alcune cellule specifiche siano programmate per morire. Le mutazioni che inattivano Ced-9 sono infatti letali per l’organismo, in quanto permettono a Ced-3 e a Ced- 4 di distruggere ...
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cellula somatica
Antonino Forabosco
Cellula appartenente alla linea somatica. Le cellule somatiche si distinguono dalla linea germinale sin dalle primissime fasi dello sviluppo embrionale e, differenziandosi [...] , si disgrega non appena esse vengono meno, come si ha nel caso dei tumori maligni. Le mutazioni che compaiono nelle linee somatiche – le mutazioni somatiche – non sono ereditabili e quindi trasferibili alla prole, ma si estinguono con la morte dell ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] fenomeni di c. sono dovuti ad adattamento a un ambiente simile (fig. 1) come risultato della selezione naturale su mutazioni di geni diversi ma che controllano caratteri simili. Per es., la forma corporea dei Cetacei e degli Ittiosauri; varie piante ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] che talvolta g. mutanti allelici davano luogo a ricombinazione. Negli anni tra il 1940 e il 1950 si osservò che molte mutazioni, alleliche in senso funzionale, non lo erano in senso strutturale. Il test per individuare questo tipo di alleli è quello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'idea di rivoluzione neolitica e il processo di trasformazione economica e sociale
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebookLa nascita [...] gli allevatori sono le prime vittime di malattie quali il vaiolo, il morbillo e l’influenza, che si originano da mutazioni di virus provenienti da animali. Un processo, dunque, che ha visto l’uomo protagonista di una trasformazione radicale, la quale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'istruzione e i nuovi centri di cultura
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A fare da contraltare alla crisi delle scuole [...] a quello attivo e pastorale del clero chiamato ad amministrare, nel secolo, la cura delle anime.
In questa mutazione prospettica cambia anche l’atteggiamento verso l’insegnamento che comincia a essere considerato occasione di turbamento rispetto alla ...
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teoria neoselezionista
teorìa neoselezionista locuz. sost. f. – Teoria evolutiva basata sull’esistenza di cambiamenti critici del genoma, tali da modificare la struttura della cromatina e interferire [...] basi non solo influenza la struttura del DNA, e quindi la struttura della cromatina, ma può essere alterata da mutazioni, inserzioni e delezioni, come anche da ricombinazioni e traslocazioni. Inoltre, estende l’analisi da pochi geni all’insieme del ...
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immunosorveglianza
Mauro Capocci
Proprietà del sistema immunitario che permette di controllare la crescita neoplastica in vivo, ed è resa possibile dalla comparsa sulla membrana delle cellule neoplastiche [...] di evitare l’innesco della reazione immunitaria. Come ciò avvenga non è ancora del tutto chiaro, e si pensa che siano coinvolte mutazioni che riguardano la presentazione dell’antigene. È noto, inoltre, che alcune cellule tumorali sono portatrici di ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...