Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] arricchito dal non trascurabile apporto del triplice substrato culturale e amministrativo greco-bizantino, longobardo e arabo-musulmano, variamente presente nelle province continentali e nell'isola.
Si comprende perciò che Federico Barbarossa abbia ...
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CAPPADOCIA
N. Thierry
(gr. Καππαδοϰία)
Regione della Turchia corrispondente, in senso storico e geografico, alla zona centrale dell'altopiano anatolico; dal punto di vista della produzione artistica [...] . I pittori di quest'epoca si ispirarono dunque a molteplici tradizioni, sia più antiche sia coeve, e anche al vicino mondo musulmano, ambito dal quale deriva per es. l'acconciatura dei capelli di s. Caterina nella chiesa vecchia di Tokalı.A partire ...
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I cristiani immigrati: fratelli stranieri
Nicla Buonasorte
I ‘nuovi’ cristiani in Italia: una geografia in divenire
Ormai da tempo è evidente che anche in Italia, storicamente la nazione cattolica per [...] mare, attraversavano in massa l’Adriatico. Fino ad allora l’immigrato era prevalentemente arabo e africano, generalmente musulmano. Nel corso di un decennio la struttura dell’immigrazione è cambiata notevolmente. Molte famiglie sono già arrivate alla ...
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SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] e incoronandosi re di Gerusalemme nella chiesa del S. Sepolcro.
Lo scandalo suscitato dall'impresa, parimenti nel mondo musulmano e cristiano, fu complicato dall'inizio di operazioni belliche nelle terre della Chiesa e nel Regno di Sicilia, dopo ...
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FRANCESCO ANTONIO da Rivarolo
Antonella Pagano
Nacque, presumibilmente nell'ultimo decennio del XVII secolo, forse in Piemonte. Lo troviamo, dopo la vestizione, nell'Ordine dei francescani minori riformati [...] , la spedizione giunse a Gondar accolta dal sovrano etiope, il cui progetto era di allontanare definitivamente il pericolo musulmano. A tal fine egli era disposto a offrire, tramite F., a qualche potenza cattolica, oltre ai privilegi commerciali ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia di confine dell’Impero musulmano, retta da un governatore arabo. Un inizio d’indipendenza si ebbe sotto il califfo al-Mutawakkil, che nell’863 riconobbe ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] dei processi sublunari dai moti celesti, furono veicolate in Europa dagli scritti astrologici dell’astronomo e astrologo musulmano Albumasar (9° sec.) e divennero fondamento dell’a. medievale, favorendo la sua accettazione da parte di teologi ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] un diploma ufficiale e i cui studenti sono destinati a ricoprire incarichi pubblici. B. annesse sorsero in tutto il mondo musulmano; famosissime, a Baghdad, la b. della madrasa Niẓāmiyya, fondata nel 1066 dal ministro selgiuqide Niẓām al-Mulk (m. nel ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] estremamente selettiva, rappresentava un nuovo ed efficace modello comunicativo, con il quale si intendeva risvegliare l’orgoglio musulmano allo scopo di riscattare le secolari umiliazioni subite a opera dell’Occidente. L’intento era quello di ...
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Maometto
Cristiana Baldazzi
Il profeta dell’Islam
Maometto (dall’arabo Muhammad) è il fondatore dell’Islam. Vissuto tra 6° e 7° secolo, quando aveva quarant’anni ricevette attraverso l’arcangelo Gabriele [...] abitanti lo riconoscono come loro capo. È l’egira (higra), cioè l’ «emigrazione» da Mecca a Medina, l’anno 1° del calendario musulmano. Maometto è ora il capo di una vera e propria nuova comunità (sebbene il sovrano e capo di tale comunità sia Dio ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...