L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Nascita e sviluppo del vitalismo
François Azouvi
Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente [...] sulla definizione della vita tramite la sua capacità di resistere alla morte, esso si differenzia decisamente dal pensiero di Willis e di o volontaria, che ha anch'essa origine nel centro cerebrale. Così Bichat risolve le dispute sorte da Haller in ...
Leggi Tutto
Oncogeni e oncosoppressori
Sergio Nasi
La straordinaria architettura dei tessuti del corpo umano dipende da un preciso coordinamento di proliferazione, morte e differenziamento delle cellule che li [...] , nel corso di quattro generazioni, ben 10 donne su 24 erano morte di cancro al seno e molti altri individui di ambo i sessi è stato recentemente compiuto per il glioblastoma, il tumore cerebrale più frequente e più aggressivo, dalla rete di ricerca ...
Leggi Tutto
Aggressività
Carlo Caltagirone
Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. [...] quest’opera egli elaborò il concetto di un istinto di morte autonomo, innato, mirante al dissolvimento della sostanza vivente e , 1, pp. 77-92). I neuroni di queste aree cerebrali, se attivati, eccitano le cellule nervose del tronco encefalico e del ...
Leggi Tutto
Aggressivo, comportamento
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Definizione
Il termine 'aggressione' deriva dal verbo latino aggredi, che può essere inteso sia nel senso di assalire, sia nel senso di far fronte a [...] quale postulò l'esistenza di una mistica 'pulsione di morte' che spingerebbe l'uomo a un comportamento distruttivo; fra l'altro i risultati di alcune ricerche di fisiologia cerebrale (v. Moyer, 1971).
Aspetti funzionali del comportamento aggressivo
...
Leggi Tutto
Ospedale
Anna Laura Palazzo
Eugenia De Luca
Antonino Iaria
Il termine ospedale (derivato del latino hospitale, neutro sostantivato dell'aggettivo hospitalis, "ospitale", con il senso di "alloggio [...] tutti i decessi, con indicazione dell'età e della causa di morte presunta.
Nel corso dell'epoca moderna diversi Stati dell'Europa 'invecchiamento (demenza, malattie cardiovascolari, ictus cerebrale, osteoporosi, neuropatie periferiche). Inoltre l' ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] , per il colore della pelle, del sangue e della corteccia cerebrale e, infine, per dimensioni e capacità della teca cranica, Virey cui fu segretario fino al 1880, anno della sua morte. Poiché le autorità politiche erano sospettose nei confronti di ...
Leggi Tutto
Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] dell’ambiente in modificazioni stabili della plasticità cerebrale e comportamentale iniziano solo ora a essere chiarite tale da condurre a ferite gravi, se non addirittura alla morte dell’animale.
Negli ultimi lustri, ed è certamente la ...
Leggi Tutto
Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] , come l’aterosclerosi, l’infarto cardiaco e l’ictus cerebrale, ma anche le malattie neurodegenerative e l’obesità. Il gruppo In ogni caso si ha un aumento di ROS che porta alla morte dei motoneuroni. I casi, molto più numerosi, di SLA privi di ...
Leggi Tutto
Michele Carruba
Enzo Nisoli
Obesità
Allarme 'globesità'
Un problema
di dimensioni
crescenti
di Michele Carruba, Enzo Nisoli
22 gennaio
Il Consiglio esecutivo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, [...] anni senza cardiopatie che sono state seguite per 16 anni, indicava che il rischio di morte era più alto del 60-70% tra i soggetti con BMI tra 29 e 32 quella più espressa e funzionalmente rilevante nelle aree cerebrali è l'isoforma lunga, o isoforma b ...
Leggi Tutto
Messaggeri extracellulari
Andrea Levi
Gli organismi pluricellulari rappresentano un caso estremo di divisione dei compiti e costituiscono una società fortemente strutturata i cui singoli componenti [...] e secondari, regolano il dimorfismo sessuale a livello cerebrale e, nell’adulto, regolano la funzione degli mature delle neurotrofine; 3) il loro legame a p75NTR induce morte cellulare; 4) nello spazio extracellulare proNGF e proBDNF possono essere ...
Leggi Tutto
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
premorte2
premòrte2 (pre-morte) s. f. Condizione di morte clinica, in cui il battito del cuore è da poco cessato, ma, secondo alcune esperienze esaminate dalla scienza medica, si registrerebbe ancora un’attività cerebrale con elementi di coscienza....