Sistema reticoloendoteliale
AAngelo Baserga e Giuseppe Castaldi
di Angelo Baserga e Giuseppe Castaldi
SOMMARIO: 1. Antiche e moderne vedute sul sistema reticoloendoteliale (SRE). □ 2. Anatomia e istologia [...] macrofagi tessutali sia dell'ordine di mesi. D'altra parte è assai difficile osservare queste cellule in corso di mitosi, il che fa pensare a un periodo intercinetico assai prolungato; solo in condizioni particolari, ad esempio dopo intensi stimoli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la cellula viene progressivamente riconosciuta come l’unità [...] polo di ogni cellula. Ed Edward Strasburger, utilizzando l’alcol come fissativo, riesce a seguire tutte le fasi della mitosi.
Nel 1882 Walter Flemming, lavorando con cellule e nuclei delle salamandre – che sono relativamente più grandi – è in grado ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] i contributi apportati dalle ricerche sulla morfogenesi in larve di Drosophila: il nucleo dello zigote subisce una serie di 9 mitosi sequenziali, di modo che nel citoplasma sono presenti circa 500 nuclei che non si mescolano tra loro ma conservano ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] informazioni nel senso DNA → proteine.
Durante gli ultimi venti anni del secolo scorso fu compreso il meccanismo della mitosi, che assicura una uguale distribuzione dei cromosomi nelle cellule figlie (W. Flemming, W. Roux). Fu accuratamente descritto ...
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espressione genica
Nicoletta Rossi
Insieme delle fasi in cui si hanno la formazione dell’RNA messaggero (mRNA) su un DNA stampo (trascrizione) e la sintesi della proteina da parte di uno specifico mRNA [...] . A livello temporale, l’e. g. viene regolata nei vari stadi del ciclo cellulare (silenziamento generale dei geni durante la mitosi ed e. g. di alcuni geni solo in fasi specifiche) e nel differenziamento cellulare, in base alla cui progressione il ...
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In biologia la c. è una forma di riproduzione non mediata da accoppiamento sessuale: si sottrae quindi al rimescolamento dei contributi genetici paterno e materno che ha luogo durante la formazione dei [...] genico (genotipo) era identico, ed era quello della cellula uovo, fecondata e passata attraverso alcune divisioni cellulari (mitosi): almeno sino alle prime tre divisioni le cellule embrionali umane non perdono quindi la totipotenza, cioè la capacità ...
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cervello, malattie genetiche del
Marina Frontali
Le malattie genetiche del cervello possono essere già presenti alla nascita (malattie congenite) o insorgere nell’età infantile oppure nell’età adulta. [...] vere e proprie malformazioni. È il caso delle microcefalie (➔ microencefalia) vere o primitive dovute generalmente a geni coinvolti nella mitosi dei neuroblasti in fasi precoci dello sviluppo. Un ritardo mentale è quasi sempre presente nelle sindromi ...
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neurofibromatosi
Termine che accomuna due malattie eredo-familiari (n. di tipo 1 e n. di tipo 2), caratterizzate dalla tendenza a sviluppare tumori dei nervi periferici e di altri organi e da ereditarietà [...] precisata, ma agirebbe da oncosoppressore in quanto la sua perdita sembra responsabile di attivazione di vie promuoventi la mitosi. La NF1 è una malattia progressiva; cause di morte precoce sono il neurofibroma plessiforme massivo del mediastino, l ...
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Struttura specializzata di rivestimento che circonda la membrana citoplasmatica della maggior parte delle cellule procariotiche (batteri) e delle cellule vegetali eucariotiche.
1. Parete cellulare batterica [...] . Il primo setto divisorio che si costituisce fra due cellule è la lamella mediana, che si deposita al termine della mitosi e divide l’una dall’altra le due cellule figlie. Sulla lamella mediana, comune alle due cellule figlie, ciascuna di ...
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TROPISMI (dal greco τρέπομαι, "mi volgo"; v. anche la voce tassie, in questa App.)
Leo Pardi
Si designarono originariamente con questo termine, introdotto dal botanico J. Sachs (1832-1897), le disposizioni [...] della luce e la curvatura verso di essa. È possibile che all'effetto contribuisca anche una differente frequenza delle mitosi sui due lati. Il preciso determinismo dell'asimmetria di distribuzione dell'auxina è discusso, ma sicuramente il trasporto ...
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mitosi
mitòṡi s. f. [dall’ingl. mitosis, der. del gr. μίτος «filo»]. – In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule (chiamato anche cariocinesi o divisione cellulare), che costituisce il tipico modo di riproduzione cellulare...
mitotico
mitòtico agg. [der. di mitosi] (pl. m. -ci). – In biologia, che si riferisce alla mitosi: divisione m., lo stesso che mitosi; coefficiente m., nelle colture dei tessuti in vitro, il rapporto fra il numero delle cellule in divisione...