Biologia
In immunologia, figura osservabile al microscopioottico, generata dalla combinazione di una cellula disposta al centro di altri elementi che la circondano e che prendono contatto con essa: per [...] es., le cosiddette r. E formate dalle emazie di montone che si combinano con la membrana dei linfociti T, grazie ai recettori da questi posseduti.
Botanica
Nelle piante erbacee, disposizione a raggiera ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] dalla possibilità di osservare un vasto mondo di ultrastrutture centinaia di volte più piccole di quelle risolvibili dal microscopioottico, hanno aperto il campo alle conquiste che dopo il 1953 hanno contrassegnato il presente assetto della biologia ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] come un carattere ereditario. In molti organismi dioici l’eterozigosi di uno dei due s. è visibile al microscopioottico, in quanto esiste una coppia di cromosomi (chiamati eterocromosomi o cromosomi sessuali) che è distribuita diversamente nei due ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] , submicroscopica (o ultramicroscopica) a seconda che sia rispettivamente osservabile senza ingrandimento, al microscopioottico o al microscopio elettronico. Il termine indica anche la disposizione relativa degli atomi in una molecola e di ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] e sono stati rivelati ulteriori interessanti particolari anatomo-istologici immediatamente al di là della risoluzione del microscopioottico, e scoperti numerosi organelli e ultrastrutture fino al livello delle grosse molecole. La biologia molecolare ...
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Cellula. Fisiologia e patologia della cellula
Jacopo Meldolesi
L'identificazione della cellula come unità fondamentale della materia vivente è stata confermata attraverso l'osservazione ‒ dapprima al [...] cellule) ‒ è tale da non renderle distinguibili a occhio nudo o con l'aiuto di semplici lenti. Solo attraverso il microscopioottico, che assicura un potere di risoluzione fino a 0,2 μm, fu possibile studiare il mondo delle cellule e identificare ...
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PASSERINI, Giovanni
Fabrizia Fossati
PASSERINI, Giovanni. – Nacque a Pieve di Guastalla, allora nel Ducato di Parma, il 23 giugno 1816 da Gaetano, proprietario terriero, e da Barbara Allegretti.
Compì [...] a una serra calda e a un semenzaio. Egli fu uno dei primi in Italia a introdurre nel laboratorio il microscopioottico come mezzo di indagine scientifica e come strumento didattico per l’osservazione diretta da parte degli studenti della Scuola di ...
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cloroplasto
Organello caratteristico delle cellule vegetali, collocato nelle parti delle piante esposte alla luce (eccettuate le oloparassite, saprofite e Cianoficee). È di colore verde per la presenza [...] . In alcuni punti i tilacoidi formano strutture (i grani o grana) simili a pile di monete, visibili al microscopioottico come piccole macchie del cloroplasto. I cloroplasti, insieme ai mitocondri, hanno una origine endosimbiontica e possiedono un ...
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FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] un vasto mondo di ultrastrutture fino a molte centinaia di volte più piccole di quelle risolvibili al microscopioottico. Fu così posto in evidenza l'alto grado di organizzazione submicroscopica del citoplasma, degli organelli cellulari sospesi ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] a costituire uno strumento per la visione (microscopio, telescopio ecc.) o per altri scopi ( all’asse a del s.; a quest’ultimo potremo sostituire uno schema ottico equivalente in cui lo spazio-oggetti e lo spazio-immagini sono delimitati da ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...