Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] veleno, fu impiegata per indicare quegli agenti infettivi che, per la loro piccolezza, non potevano essere osservati al microscopioottico e che oltrepassavano i filtri capaci di trattenere i batteri. Nel 1898 la scoperta della filtrabilità dei v. fu ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] studio della struttura e della fisiologia cellulare sono ormai molto raffinati; al classico microscopioottico, con un potere di risoluzione di 0,2 mm, si è affiancato il microscopio elettronico, con potere di risoluzione di 10 Å; per lo studio della ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] che mostrino una certa variabilità fenotipica.
Citogenetica
È la parte della g. che indaga con approcci morfologici essenzialmente al microscopioottico il materiale ereditario, cioè i cromosomi durante la mitosi e la meiosi e, in casi più rari, in ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopioottico. I microrganismi [...] microbico fu fornita da A. van Leeuwenhoek (17°-18° sec.), un mercante di stoffe di Delft (Olanda), con un microscopio semplice da lui stesso costruito. Egli osservò e descrisse nel 1676 esseri infinitamente piccoli e vari per forma e dimensione che ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] nel campo della c. sono dovuti all’impiego di strumenti di osservazione molto perfezionati, come il microscopioottico a fluorescenza, il microscopio elettronico e quello elettronico a scansione, e di tecniche speciali, come l’autoradiografia, la ...
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Tessuto differenziato formato da cellule che hanno una spiccata attività contrattile, per la presenza nel loro citoplasma di particolari fibrille. È distinto in: striato, cardiaco e liscio.
Tessuto m. [...] fibra nervosa motrice e la fibra muscolare.
Le miofibrille, che hanno il diametro di circa 1 μm, al microscopioottico mostrano una caratteristica striatura trasversale (v. fig.), dovuta al succedersi di zone chiare, rappresentate dalla banda I ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] intorno alle proteine istoniche in strutture fondamentali chiamate nucleosomi.
Durante la metafase mitotica, i c. appaiono al microscopioottico ben divisi nei due cromatidi ed è possibile studiare e individuare ogni singolo c. in base ad alcuni ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] arrivare al risultato qualora a un determinato fenotipo mutato corrispondano sul cariotipo anomalie cromosomiche visibili al microscopioottico, oppure si abbia a disposizione una sonda molecolare adeguata per effettuare sui cromosomi in metafase l ...
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In biologia, processo cariocinetico che determina, in alcune cellule, la riduzione dei cromosomi dal numero diploide 2n al numero aploide n, necessaria poiché, con la riproduzione sessuale e la fusione [...] I; fig. 3A) si divide in vari stadi. Nel primo (leptotene) i cromosomi si individuano al microscopioottico e appaiono come sottili filamenti (cromonemi) in cui sono distinguibili granuli intensamente colorabili (cromomeri). Ogni cromosoma aderisce ...
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Proteina globulare che costituisce i microfilamenti delle cellule e i filamenti sottili delle cellule muscolari, dove insieme alla miosina (➔) è responsabile della contrazione muscolare. I microfilamenti, [...] fibroblasti in coltura.
I filamenti di a. sono costituiti da fasci paralleli, detti fibre di stress, visibili al microscopioottico, che si estendono per tutta la lunghezza della cellula e convergono in diversi punti focali. Un’estremità delle fibre ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...