Medico e anatomico (Forlì 1682 - Padova 1771), considerato il fondatore dell'anatomia patologica. Laureatosi diciannovenne in filosofia e medicina a Bologna, dove fu allievo di A. Valsalva, ottenne (1711) [...] essa preconizzò l'evoluzione della medicina sulle orme del metodosperimentale. Ottenne poi (1715), sempre a Padova, la concomitanti alterazioni viscerali, introducendo così in medicina il metodo dell'analisi epicritica. Ingegno quanto mai versatile e ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] farmacologia ebbe in Paracelso il suo più audace innovatore.
Nel Seicento la scoperta del microscopio e l’avvento del metodosperimentale segnarono l’inizio di una nuova e feconda era per le scienze biologiche. Notevoli progressi furono compiuti in ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] filosofia della storia di Herder.
Scienza e filosofia
Non è possibile segnare una netta cesura tra la maturazione del metodosperimentale nel 17° sec., il razionalismo e l’empirismo da un lato, la gnoseologia illuministica dall’altro. Controverso è ...
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Metodica atta alla preparazione, rapida e spesso automatizzata, di un insieme di molti composti più o meno correlati, al fine di verificare se essi possiedano determinate proprietà (farmacologiche, catalitiche, [...] ’interesse applicativo per lo sviluppo di nuovi farmaci e materiali, la chimica c. rappresenta un’innovazione nel metodosperimentale: la progettazione accurata di uno o pochi esperimenti ‘mirati’ (per es., di una data struttura molecolare destinata ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] i fenomeni sia fisici sia psichici.
In filosofia della scienza, con il termine e. si intende di solito il metodosperimentale, ossia l’insieme delle procedure comprendenti l’‘esperimento’ e l’‘osservazione’. Si suole anche distinguere l’ e. comune ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] . Si dimise l'anno dopo per ritirarsi a Edimburgo, dove morì nel 1776. Intento di Hume fu quello di applicare il metodosperimentale all'intero ambito della vita spirituale, riallacciandosi alla recente tradizione inglese, da Locke a Butler. Tale ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] che la correzione del calendario da lui proposta (1436) ebbe influenza sulla riforma gregoriana; il suo metodosperimentale (De staticis experimentis) diede spunti duraturi ai fisici delle generazioni successive; i suoi studi sul problema della ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodosperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] le prime in materia biologica, rimangono a modello di lavoro sperimentale, per la chiara formulazione del problema con mente sgombra e nei suoi Consulti appaiono l'ingegno vivace e il metodo sempre basato sull'osservazione e l'esperimento. Questi e ...
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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; [...] ebbe l'insegnamento della fisiologia generale al Musée d'histoire naturelle. B. fu uno dei maggiori assertori del ricorso al metodosperimentale in medicina. Numerosi corsi di lezioni, pubblicati tra il 1856 e il 1879, documentano il procedimento ...
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Fisiologo (Bordeaux 1783 - Sannois, Parigi, 1855). Professore della facoltà medica e medico aggiunto alla Salpêtrière, fu poi professore di fisiologia e patologia generale al Collège de France, e vicepresidente [...] delle scienze. Già nel 1809, prendendo posizione contro le dominanti concezioni vitalistiche, riaffermò la validità del metodosperimentale che trovò poi, in Claude Bernard, il suo autorevole codificatore. I numerosi contributi di M. riguardano ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...
sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...