Linfa che proviene dall’intestino tenue durante l’assorbimento digestivo e che assume aspetto lattescente per la notevole quantità dei grassi alimentari in essa finemente emulsionati.
I vasi linfatici [...] e la sierosa intestinale, si raccolgono in tronchi linfatici decorrenti nello spessore del mesentere. I vasi linfatici mesenterici convergono verso la radice del mesentere e si raccolgono in un unico tronco linfatico intestinale che sbocca nella ...
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Chirurgo alla Charité di Parigi, nato il 5 marzo 1875 a Aiguillon, morto il 22 dicembre 1930 a Parigi. Ha lasciato importanti lavori d'anatomia chirurgica: sul tronco celiaco, sulla fascia d'accollamento, [...] addominali, sui territorî linfatici dei visceri e sui grandi confluenti linfatici dell'addome, sull'anatomia del colon, del mesentere, ecc. Studiò pure l'anatomia, fisiologia e patologia del peritoneo e propose una tecnica originale delle amputazioni ...
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In anatomia, la seconda porzione dell’intestino tenue, così detto perché nel cadavere risulta quasi privo di contenuto. Si continua, senza precisa delimitazione, con l’ileo, dal quale si differenzia poco [...] noduli di Peyer), sicché si definisce complessivamente digiunoileo la porzione mobile dell’intestino tenue in rapporto con il mesentere. La flessura digiunoduodenale (o angolo di Treitz) è l’angolo formato a sinistra della seconda vertebra lombare ...
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Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio.
Anatomia comparata
Il c. è l’organo muscolare propulsore del sangue dei Vertebrati Cranioti (fig. 1). Si origina da [...] che poi si fondono nel piano mediano. Nell’un caso e nell’altro, l’abbozzo del c. (fig. 2) è compreso nel mesentere ventrale che successivamente si suddivide in un mesocardio dorsale e uno ventrale destinati poi a scomparire, sì che il tubo cardiaco ...
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VASI Vengono comunemente detti chiliferi i vasi linfatici dell'intestino tenue e cioè di quella parte dell'intestino che in modo precipuo è deputata all'assorbimento dei prodotti della digestione. Ma in [...] del chilo. Gassendi li dimostrò nell'uomo nel 1628. Da principio non si conobbe il loro comportamento di là dal mesentere dove erano stati visti e seguiti; si credette che andassero al fegato. Il Pecquet (1649) dimostrò che i chiliferi, dopo ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] dall’angolo duodenodigiunale, e dal crasso dalla valvola ileocecale. Esso aderisce per il suo margine posteriore all’estremo del mesentere, dal quale riceve vasi sanguiferi e linfatici insieme a rami nervosi. Ha la lunghezza approssimativa di 7 m e ...
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L'appendice ileo-cecale insieme con l'intestino cieco costituisce nell'uomo il tratto iniziale dell'intestino crasso. Ha la forma di un prolungamento stretto, lungo, cilindrico (più di rado a fuso), che [...] del cieco e, di solito, nascosta dietro a quest'ultimo. Talora è piuttosto mobile, essendo unita all'ileo e al mesentere da due lunghe pieghe peritoneali, ma più spesso, essendo il cieco fissato alla parete addominale posteriore, anche la radice del ...
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PERITONEO (gr. περιτόναιον; fr. péritoine; sp. peritoneo; ted. Bauchfell; ingl. peritoneum)
Giuseppe LEVI
Mario DONATI
È una membrana sierosa che riveste la superficie interna delle pareti della cavità [...] digiuno (v. digerente, apparato) sono per la loro maggiore estensione congiunti alla parte addominale posteriore da un mesentere che, nella sua parte media, diviene molto alto e perciò permette rilevanti spostamenti delle anse, le quali costituiscono ...
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cisti
Cavità abnorme munita di pareti proprie, a contenuto solido, semisolido o liquido; le c. hanno forma, in genere, rotondeggiante, grandezza varia, sono di numero unico o multiplo. Rispetto all’origine [...] con sede nei polmoni; le c. enterogene, in rapporto con il canale intestinale; le c. mesenteriche, tra i due foglietti del mesentere; la c. wollfiana, situata nel legamento largo dell’utero. Le c. acquisite sono dovute a traumi, processi infiammatori ...
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medicina Cavità corporea abnorme munita di pareti proprie, a contenuto solido, semisolido o liquido. Le c. hanno forma, in genere, rotondeggiante, grandezza varia, sono di numero unico o multiplo. Diverse [...] sede nei polmoni; le c. enterogene, in rapporto con il canale intestinale; le c. mesenteriche, tra i due foglietti del mesentere; la c. wollfiana, situata nel legamento largo dell’utero. Le c. acquisite sono dovute a traumi, processi infiammatori ...
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mesentere
meṡentère (o meṡentèrio) s. m. [dal lat. mediev. mesenterium, gr. μεσεντέριον, comp. di μεσο- «meso-» e ἔντερον «intestino»; la forma mesentere riproduce il fr. mésentère]. – Nell’anatomia dei vertebrati, ciascuna delle ampie ripiegature...
mesenteriale
meṡenteriale agg. [der. di mesentere]. – In anatomia, che ha rapporto con il mesentere: intestino m., la maggior parte dell’intestino tenue, rappresentata dal digiuno e dall’ileo, connessa alla parete posteriore dell’addome per...