Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] mero riflesso del progetto divino, e rivalutò le attività terrene, lo studio della medicina e dell' la division du travail social, Paris 1893 (tr. it.: La divisione dellavoro sociale, Milano 1962).
Durkheim, É., L'individualisme et les intellectuels, ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] Sei e Settecento: G. G. ed il progetto degli Spensierati, in Lavoro critico, XI-XII (1988), pp. 91-124; A. Iurilli, , pp. 111-114; M. Cambi, G. G. e la medicinadel suo tempo, in Boll. del Centro di studi vichiani, XX (1990), pp. 169-184; G. ...
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CANISTRIS, Opicino de
Hans Jürgen Becker
Fino a tempi recenti quasi nulla si sapeva della vita e dell'importanza del Canistris. Soltanto dopo il 1927, quando F. Gianani poteva identificarlo con l'autore [...] seguito ascoltò ancora qualche lezione di medicina, mentre di notte era obbligato a lavorare come guardiano. Poi, costretto ad tavole al papa. Ma successivamente col procedere dellavoro deve aver abbandonato questi progetti, per concentrarsi nello ...
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LAPI, Nicolò
Andrea Bartocci
Figlio di Giovanni di Bernardino e di Caterina di Martino Erri, nacque a Bologna prima del 1380 e fu inserito molto giovane nell'organizzazione della diocesi. In data successiva [...] pieve di S. Marino, nonché arciprete del monastero di S. Michele nel plebanato di Medicina e della pieve dei Ss. Gervasio 1440, il contratto con i due maestri muratori incaricati dellavoro. Il 4 dic. 1441 sottoscrisse i provvedimenti decisi dal ...
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EVOLA, Filippo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Balestrate (Palermo) il 27 apr. 1812 (Arch. parr. di S. Anna di Balestrate, Liber renatorum, I, f. 51, n. 288) da Paolo, piccolo proprietario e rappresentante [...] meccanismi produttivi e le sue forme di sfruttamento dellavoro, trovando più in armonia con la dottrina ibid. 1845); Sunto dei primi fascicoli della "Storia filosofica della medicina in Italia" di Paolo Morello (Napoli 1846); Introduzione alla ...
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FRISI, Anton Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Melegnano, presso Milano, il 21 gennaio (non l'11 febbraio) 1734, da Giovan Mattia e da Francesca Magnetti (la maggior parte delle fonti erroneamente [...] , il primo, Antonio, si fece notare come studioso di medicina, chimica e botanica, sebbene morisse giovanissimo; il secondo fu dal 1790 al 1840 dellavorodel F. a opera di G. Marimonti (rist. anast., Bologna 1970).
Sugli ultimi anni del F. si hanno ...
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GIOVANNI da Montecassino
Michela Becchis
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco proveniente dall'abbazia di Montecassino, attivo come miniatore nella seconda metà del XIII secolo. [...] studioso ebreo agrigentino Faraj di Salomon e seguì personalmente le varie fasi dellavoro con un'attenzione e una curiosità volta alla diretta conoscenza della medicina e della scienza, secondo quella consuetudine che caratterizzò l'ambiente di ...
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GABUZIO, Giovanni Antonio
Dario Busolini
Nacque nel maggio del 1551 a Orlongo (oggi Valduggia nella Val Sesia) dal nobile Francesco e da Antonia Lomazzi, una parente del filosofo e medico G.B. Rasario. [...] università decise di seguire anche le lezioni di medicinadel Rasario. Intanto aveva stabilito contatti con alcuni sacerdoti fu nuovamente eletto preposito del collegio di S. Paolo, e Paolo V gli conferì un vitalizio per il lavoro al Rituale. Nel 1618 ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] originario della contea di Molise, allora, insieme con la Terra di Lavoro, una provincia del Regno di Sicilia, ma non si è potuto stabilire con piena monaci di allora, doveva avere cognizioni di medicina pratica, e ricorrendo a queste e anche ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] vescovo di Cesarea, Costantino lasciò che i lavoridel concilio si svolgessero liberamente, limitandosi a pronunciare medicina e giurisprudenza, il restauro e/o la manutenzione di edifici pubblici, di mercati, di acquedotti, del porto, dell'alveo del ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...