Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] è triplice. In primo luogo viene detta risanatrice del corpo umano, e lavora con le virtù di erbe, radici, fiori, stato il primo ad aver introdotto questo metodo terapeutico nella medicinadel suo tempo. L'alchimia ‒ secondo Guinter ‒ consentiva di ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] enciclopedica ‒ abbracciava la fisica, la biologia, la medicina e la psicologia ‒ essa era ancora una disciplina premoderna innovative. Per costruire i propri strumenti Deluc si era servito dellavoro di Jacques Paul (1733-1796), che per primo, a ...
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L'Ottocento: chimica. La formazione e la professione del chimico
Alan J. Rocke
Robin Mackie
Gerrylynn K. Roberts
La formazione e la professione del chimico
Lo sviluppo dell'insegnamento della chimica [...] delle tre cattedre ne aveva uno adatto né per il proprio lavoro né per potervi accogliere gli studenti più preparati. Nell'autunno del 1838, divenuto professeur alla Facoltà di medicina, Dumas aprì un laboratorio privato in una casa di rue Cuvier ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] salute e della malattia più compositi. è prevedibile che la medicina utilizzerà sempre più massicciamente le acquisizioni della ricerca di base alcune centinaia di milioni di euro: esso è frutto dellavoro, per vari anni, di centinaia di fisici che ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] , svolse un ruolo fondamentale riguardo l'organizzazione dellavoro all'interno di istituzioni finalizzate alla formazione, come dopo un apprendistato in farmacia, un corso di studi di medicina, che poi completavano con soggiorni più o meno lunghi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] i biochimici e l'affinità della materia con la medicina, prediletta da molti studenti ebrei, avevano portato già ricerca analogo a quello delle indagini su vasta scala e dellavoro d'équipe che negli anni Sessanta e Settanta aveva caratterizzato ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] putrida'. Tali questioni erano della massima importanza per la medicina illuminista inglese, che cercava nella scienza i rimedi sarebbe degnato di praticare. Richiamandosi all'ideale illuminista dellavoro come combinazione di teoria e di pratica e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] , nel 1939 Domagk vinse il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, sebbene l'impresa fosse il risultato (1884-1970), che fece progredire gli aspetti più astratti e teorici dellavoro, e il chimico fisico dell'ICI (più tardi Sir) Michael ...
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FILETI, Michele
Luigi Cerruti
Nacque a Palermo il 3 ott. 1851, da Domenico e Concettina Ramondetta. La famiglia paterna aveva una tradizione di comando nella marina mercantile, mentre la madre, poetessa, [...] a questa situazione, iniziando a collaborare con un collega di medicina, G. Tizzoni, con cui studiò gli aspetti patologici e precisa alla razionalizzazione dellavoro quotidiano. Nel periodo catanese si consolidarono così stile di lavoro e interessi ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] . A 15 anni s'iscrisse alla facoltà di medicina, allora unica facoltà scientifica dell'università di Palermo, o, non lungi di là, a Montignoso, in casa del Bertagnini, con cui lavorò su aldeidi, alcooli e acidi aromatici in un piccolo laboratorio che ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...