Malattia ereditaria, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile della specie umana, ai quali viene trasmessa dalle femmine, che possono essere portatrici della malattia, senza essere [...] rare. Le femmine eterozigoti invece sono tutt’altro che rare (circa 1 su 200), e trasmettono la malattia alla metà dei figli maschi (v. fig.).
E. A. - Il gene del fattore VIII è localizzato all’estremità del braccio lungo del cromosoma X; è un gene ...
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Naso
Gabriella Argentin
Red.
Il naso è un organo impari, situato nella parte mediana della faccia; ha funzione respiratoria e olfattiva e partecipa anche alla fonazione, contribuendo all'amplificazione [...] le femmine, anche a distanza di chilometri: ciò è dovuto al fatto che la femmina emette sostanze che attraggono il maschio, il quale è fornito di antenne giganti in grado di captarne la presenza, anche se in concentrazioni incredibilmente diluite ...
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Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] sono presenti 'peli tricoidei' che vibrano in risposta alle onde sonore, secondo la loro rigidità e lunghezza: per es., il maschio delle zanzare presenta sulle antenne sottili peli in grado di percepire il ronzio prodotto dal battito delle ali della ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] Durante l’incubazione, per es., al momento di darsi il cambio, è spesso necessaria una cerimonia di riconoscimento tra maschio e femmina, con formule talora molto elaborate (Albatros).
Subito dopo la nascita dei piccoli in un periodo temporalmente e ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] istologica con le ghiandole che producono il veleno dei serpenti. Al di là di ogni aspettativa, le ghiandole salivari di topo maschio dimostrarono di essere la terza e di gran lunga la più cospicua sorgente di NGF. L'alta quantità di NGF estratto ...
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PARONA, Ernesto
Maria Carla Garbarino
PARONA, Ernesto. – Nacque a Corteolona, in provincia di Pavia, il 19 novembre 1849, in una famiglia di antica nobiltà pavese originaria della Lomellina, da Angelo, [...] patologia e alla terapeutica, s. 3, vol. 72, 1881, pp. 363-365; Virtù antielmintica dello estratto etereo di felce maschio, Firenze 1899).
Tra le altre pubblicazioni nel campo dell’elmintologia, si possono ricordare i lavori sul Botricefalo lato (Il ...
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Disturbo parafilico che si manifesta con azioni, ricorrenti impulsi e fantasie erotiche che implicano attività sessuali con bambini prepuberi. I soggetti che ne sono affetti, quasi sempre maschi, spesso [...] può identificarsi con lui, interiorizzarlo e costruire quell’oggetto interno che gli permette di sentirsi a sua volta maschio, uomo e padre (la fissazione omosessuale o pedofilica). La situazione è aggravata da comportamenti passivi della madre, la ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] .
Anche per quello che riguarda la cause scatenanti l'accesso d'ira lo scimpanzé è di nuovo indistinguibile dall'uomo. Un maschio era adirato solo perché la femmina in calore in un'altra gabbia non voleva sedere dove lui se la potesse rimirare. Anche ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] contratto matrimonio con la nipote di G. Panfili, vescovo di Segni: in quell'anno infatti gli nacque l'unico figlio maschio, Lorenzo - anchegli laureatosi in filosofia e medicina - che morirà nell'ottobre del 1601 per una lue troppo tardi rivelata al ...
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Anatomia
Nome generico di vari orifizi e fori, di dimensioni variabili ma per lo più microscopici, che si aprono sulla superficie di un organo o attraverso cui organi e sistemi comunicano con l’esterno.
In [...] come sifone atriale negli Ascidiacei, e nei Taliacei. P. femorali (o inguinali o organi femorali) Formazioni cutanee del maschio e della femmina dei Sauri, situati sulla faccia ventrale delle cosce e nella regione inguinale. Se ne conoscono due tipi ...
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maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...
masca1
masca1 s. f. [voce genov. e napol., propr. «faccia, guancia», affine a maschera]. – Nella costruzione navale, denominazione ant. della parte prodiera dei fianchi delle navi (detta anche mascone).