QUARESMI, Francesco
Giovanni Pizzorusso
QUARESMI, Francesco. – Nacque a Lodi il 4 aprile 1583 (alcune fonti riportano il 1585) da Alberto e da Laura Papa, membri della locale nobiltà, che lo allevarono [...] 1616 fu inviato in Terrasanta per un primo soggiorno durante il quale svolse la funzione di guardiano ad Aleppo. Il patriarca maronita lo nominò suo vicario. Nel 1618, alla morte del custode di Terrasanta a causa della peste, fu chiamato a ricoprire ...
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SURIANO (Surian), Francesco
Francesco Surdich
SURIANO (Surian), Francesco. – Nacque a Venezia nel 1450. Sebbene manchino prove documentarie è assai probabile che appartenesse a qualche ramo della famiglia [...] , quando si trovava ancora in carcere. Verso la fine del 1514 risulta presente in qualità di legato pontificio presso i maroniti del monte Libano, dove tornò per due volte nel 1515 come commissario apostolico di papa Leone X, portando anche preziosi ...
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RAIMONDI, Giovanni Battista
Mario Casari
RAIMONDI, Giovanni Battista. – Nacque a Napoli nel 1536 circa, da Alessandro Raimondi di Cremona. Ignoto è il nome della madre.
A Napoli, in modalità non note, [...] fronteggiò sospetti e rivalità, difendendo il ruolo della Medicea anche dalle pressioni dei gesuiti direttori del Collegio dei maroniti (fondato nel 1584), che volevano aprire una ‘stampa chaldaica’. La morte di Gregorio XIII (1585), e quella poco ...
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BUSIRI VICI, Carlo Maria
Andrea Busiri Vici
Nacque in Roma, nella casa paterna di via del Pozzetto, il 25 ott. 1856 dall'architetto Andrea e da Bianca Vagnuzzi. Dopo gli studi classici nel Collegio [...] ); 1905-07: lavori e restauri a villa Pamphili al Gianicolo, con particolar riguardo al casino dell'Algardi; chiesa dei maroniti in via Aurora; 1908: villino Franckenstein in via Abruzzi (demolito); chiesa e convento di S. Giorgio Maggiore in via ...
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CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] delle opere del C. sono tutti conservati nel fondo Titolo 54 dell'Archivio Capitolino di Roma: sopraelevazione in piazza dei Maroniti, anno 1878, busta 55001; edificio in via Nazionale angolo via Venezia, anno 1879, busta 1/20.000; palazzo Pasinni in ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] la notizia della fine del vecchio scisma e la conseguente sottomissione a Roma di altre Chiese eretiche del Levante, quali i maroniti, i caldeani ed altri. Le bolle che annunciavano il riconoscimento dell'autorità di E. IV da parte di queste Chiese ...
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ALBANI, Alessandro
Lesley Lewis
Nacque ad Urbino il 15 ott. 1692 da Orazio, fratello di Clemente XI, e da Maria Bernardina Ondedei-Zonghi. Studiò giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Avviatosi alla [...] suoi rapporti con Clemente XIV furono in genere piuttosto tesi.
Fu anche protettore dei chierici minori riformati, dei maroniti del Libano e dei premonstratensi, prefetto delle acque e, dal 1761, cardinale bibliotecario. Essendo decano dei cardinali ...
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BUONANNI, Filippo
Pietro Omodeo
Figlio di Lodovico, nacque in Roma il 7 genn. 1638. Studiò lettere e disegno presso il Collegio Romano; incominciò poi il noviziato presso la Compagnia del Gesù in cui [...] vasta e impegnativa dal titolo Numismata summorum Pontificum (Roma 1696).
Nel 1695 fu chiamato a dirigere il Collegio dei maroniti in Roma e tenne tale carica perun triennio, dopodiché, nel 1698, tornò al Collegio Romano come addetto al "Gabinetto ...
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CASTELLI (Castello), Francesco
Loredana Olivato
Originario di Melide e quindi della numerosa famiglia di scultori e stuccatori ticinesi, è documentato a Roma dal 1550 (Bertolotti, 1886, p. 30). Grazie [...]
Un omonimo Francesco Castelli, scultore “milanese”, amico del luganese G. A. Galassini, nel 1616, a Roma, dove abitava nel vicolo dei Maroniti, subiva un processo per molestie a una donna e allo zio di questa (Bertolotti, 1881, p. 117); E. L. Girard ...
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CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nato il 25 marzo 1538 da Rinaldo e Giovannella Carafa, ed imparentato con il pontefice Paolo IV, venne chiamato alla sua corte all'età di 15 anni, col [...] questo di interessarsi alle confessioni non latine: fu protettore della Chiesa dei Caldei e del Collegio romano dei Maroniti, nei confronti dei quali ebbe modo di manifestare un eguale paternalismo illuminato. Inviò infatti ai gesuiti, in missione ...
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maronata
s. f. (iron.) Trovata, comportamento tipico di Roberto Maroni, esponente politico del centro destra, più volte ministro. ◆ Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha riacceso la polemica sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori...
maroniano
s. m. e agg. Sostenitore di Roberto Maroni; di Roberto Maroni. ◆ Replica infatti Maroni: «[Carlo Azeglio] Ciampi non ha toccato questi argomenti. E tale comportamento dimostra che gli è bastato leggere i giornali di questi giorni...