Neogreca, letteratura
Paola Maria Minucci
Dagli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. la l. n. ha confermato la grande vitalità testimoniata dalle generazioni apparse dopo la Seconda guerra mondiale [...] S. Paschalis (n. 1958), G. Koropulis (n. 1960), Th. Chatzòpulos (n. 1961), e, in ritardo sui suoi coetanei, A. Maroniti. In realtà, questa generazione, avendo persa la propria identità, era alla ricerca di sé stessa tentando, anche sul piano formale ...
Leggi Tutto
PAOLO V papa
Rosario Russo
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552. Si diede alla carriera prelatizia dopo avere compiuto gli studî giuridici. Fu avvocato concistoriale, referendario dell'una [...] che lo scià abbracciasse il cattolicismo; curò i rapporti con gli armeni, con i nestoriani di Babilonia, con copti, con maroniti. Nell'Africa ottenne la conversione del negus d'Abissinia. Nelle Americhe riorganizzò il clero, dotò la chiesa di vescovi ...
Leggi Tutto
RAIMONDI, Giovanni Battista
Mario Casari
RAIMONDI, Giovanni Battista. – Nacque a Napoli nel 1536 circa, da Alessandro Raimondi di Cremona. Ignoto è il nome della madre.
A Napoli, in modalità non note, [...] fronteggiò sospetti e rivalità, difendendo il ruolo della Medicea anche dalle pressioni dei gesuiti direttori del Collegio dei maroniti (fondato nel 1584), che volevano aprire una ‘stampa chaldaica’. La morte di Gregorio XIII (1585), e quella poco ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] lingua materna dei musulmani, numerosi soprattutto nelle campagne, nonché dei membri delle comunità cristiano-orientali (melchiti, giacobiti, maroniti, nestoriani), che usano come lingua di culto il siriaco o il greco; in ambito cultuale i musulmani ...
Leggi Tutto
BUSIRI VICI, Carlo Maria
Andrea Busiri Vici
Nacque in Roma, nella casa paterna di via del Pozzetto, il 25 ott. 1856 dall'architetto Andrea e da Bianca Vagnuzzi. Dopo gli studi classici nel Collegio [...] ); 1905-07: lavori e restauri a villa Pamphili al Gianicolo, con particolar riguardo al casino dell'Algardi; chiesa dei maroniti in via Aurora; 1908: villino Franckenstein in via Abruzzi (demolito); chiesa e convento di S. Giorgio Maggiore in via ...
Leggi Tutto
CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] delle opere del C. sono tutti conservati nel fondo Titolo 54 dell'Archivio Capitolino di Roma: sopraelevazione in piazza dei Maroniti, anno 1878, busta 55001; edificio in via Nazionale angolo via Venezia, anno 1879, busta 1/20.000; palazzo Pasinni in ...
Leggi Tutto
. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] ebbe varie ramificazioni, e nel 1756 la congregazione così costituita adottò per suo uso le costituzioni dei monaci maroniti antoniani (v. antoniani), ispirate da costituzioni italiane dell'epoca, non ancora ben identificate. Nel 1829, in seguito a ...
Leggi Tutto
EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] la notizia della fine del vecchio scisma e la conseguente sottomissione a Roma di altre Chiese eretiche del Levante, quali i maroniti, i caldeani ed altri. Le bolle che annunciavano il riconoscimento dell'autorità di E. IV da parte di queste Chiese ...
Leggi Tutto
ALBANI, Alessandro
Lesley Lewis
Nacque ad Urbino il 15 ott. 1692 da Orazio, fratello di Clemente XI, e da Maria Bernardina Ondedei-Zonghi. Studiò giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Avviatosi alla [...] suoi rapporti con Clemente XIV furono in genere piuttosto tesi.
Fu anche protettore dei chierici minori riformati, dei maroniti del Libano e dei premonstratensi, prefetto delle acque e, dal 1761, cardinale bibliotecario. Essendo decano dei cardinali ...
Leggi Tutto
BUONANNI, Filippo
Pietro Omodeo
Figlio di Lodovico, nacque in Roma il 7 genn. 1638. Studiò lettere e disegno presso il Collegio Romano; incominciò poi il noviziato presso la Compagnia del Gesù in cui [...] vasta e impegnativa dal titolo Numismata summorum Pontificum (Roma 1696).
Nel 1695 fu chiamato a dirigere il Collegio dei maroniti in Roma e tenne tale carica perun triennio, dopodiché, nel 1698, tornò al Collegio Romano come addetto al "Gabinetto ...
Leggi Tutto
maronata
s. f. (iron.) Trovata, comportamento tipico di Roberto Maroni, esponente politico del centro destra, più volte ministro. ◆ Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha riacceso la polemica sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori...
maroniano
s. m. e agg. Sostenitore di Roberto Maroni; di Roberto Maroni. ◆ Replica infatti Maroni: «[Carlo Azeglio] Ciampi non ha toccato questi argomenti. E tale comportamento dimostra che gli è bastato leggere i giornali di questi giorni...