DOTTORI, Gerardo
Valerio Rivosecchi
Nacque a Perugia l'ii nov. 1884, da Ezio, artigiano materassaio, e da Colomba Luisa Gambini, primogenito di quattro figli. Il D. interruppe gli studi dopo le scuole [...] presso l'accademia di belle arti "P. Vannucci" (di cui fu direttore dal 1940 al 1947). Nel 190 elaborò il manifesto futurista umbro dell'aeropittura; nel 1942 tenne una personale (36 opere) nell'ambito della XXIII Biennale di Venezia. Dopo la guerra ...
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GALLUZZI, Andrea
Anna Coccioli Matroviti
Nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Gervaso, il 24 ag. 1689 da Antonio Francesco e da Teresa Gibertini. Risiedette successivamente nella parrocchia di [...] , a quanto è dato sapere, non fu mai data alle stampe e della quale non è stato rinvenuto il manoscritto: nel manifesto il G. è indicato come "Architetto della regia Arciducal Camera di Mantova e Soprintendente ai Teatri della medesima per la Maestà ...
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SCIPIONE
Virgilio Guzzi
. Pseudonimo del pittore Gino Bonichi, nato a Macerata il 25 febbraio 1904, morto ad Arco il 9 novembre 1933. Cominciò ad essere più largamente noto e apprezzato dopo la mostra [...] ma un sentimento che si accende in un clima simbolistico, e vuol essere lo specchio d'un mondo irrazionale, il pittore S. manifestò, nel breve corso della sua vita, una sua realtà poetica di squisiti accenti, nella quale egli fuse, con il sensuale e ...
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NOVELLI, Gastone
Pia Pascalino
Pittore e scultore, nato a Vienna il 1° agosto 1925 e morto a Milano il 22 dicembre 1968, rappresentante della "pittura del segno". Arrestato nell'ottobre del 1943 dalle [...] 'estero (New York, Copenaghen, Parigi, Amsterdam, Zurigo). Nel 1968, invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia, manifestò clamorosamente il suo dissenso con la struttura burocratica dell'ente. vedi Tav. f. t.
Bibl.: A. Perilli, Gastone ...
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Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] ed economico, fenomeno tipico dell'evoluzione delle città del Vicino Oriente nei primi secoli dell'Islam. Esso si manifestò con la presenza di ampi spazi, di edifici e di installazioni di pubblica utilità dislocati nei diversi quartieri: piccole ...
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CAPOGROSSI GUARNA, Giuseppe
Valerio Rivosecchi
Nato a Roma il 7 marzo 1900 da Guglielmo e da Beatrice Tacchi Venturi, frequentò il liceo classico, e si laureò in giurisprudenza presso l'università di [...] etichetta École de Rome.
Pochi mesi prima (in ottobre) il C., insieme con il Cavalli e il Melli, aveva firmato il Manifesto del primordialismo plastico (pubblicato da D. Purificato in I colori di Roma, Bari 1967, pp. 20-22), una teorizzazione dei ...
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MANARESI, Paolo
Federico Trastulli
Nacque a Bologna il 23 sett. 1908 da Pompeo e da Maria Giordani. Appena adolescente, mentre frequentava il liceo artistico che lo avrebbe portato a iscriversi al corso [...] matrice calcografica dipende dal soggetto che il M. intende rappresentare; la Crocifissione del 1949, per esempio, è un manifesto di horror vacui e brulica di incisioni a carattere altamente espressivo, mentre le coeve Mercato a Bologna e Lavandaia ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - Loreto 1556 o 1557). Tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, fu attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo [...] Deposizione (Iesi, Pinacoteca Civica), ecc. A Bergamo, ove si trattenne fino al 1525 pur facendo frequenti viaggi nelle Marche, manifestò la pienezza del proprio valore, come si nota nelle pale di S. Spirito e di S. Bernardino (1521), ammirevoli per ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] Furioso e la Gerusalemme liberata (1817-30).
Ai N. si rifece parte del movimento purista italiano, il cui manifesto (1843) fu sottoscritto anche da Overbeck.
Religione
N. tedeschi Setta (Neukirchlicher «membri della Chiesa nuova», anche detti ...
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COMINETTI, Giuseppe
Alessandra Quattordio
Nato a Salasco Vercellese il 28 ott. 1882 da Antonio e da Maria Carignano, ricevette la prima educazione artistica a Torino, ove, negli ultimi anni dell'Ottocento, [...] contemporain nel 1914.
Nel 1909 avvenne anche l'incontro a Parigi del C. con Marinetti e l'adesione del pittore al primo manifesto futurista che fu pubblicato il 10 febbraio di quell'anno sulle pagine del Figaro. Ma la partecipazione del C. al gruppo ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...