Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] cultodi Puluga (isole Andamane) e, con qualche differenziazione, in quello di Ja Pudeu (pigmoidi della Malacca): dopo l’annientamento delle manifestazioni di ’opera di Origene, l’e. si liberò di ogni elemento apocalittico giudaico per dar luogo a ...
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Il complesso di norme che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso. Suo connotato essenziale è l’imprescindibilità da un ordinamento preesistente alle singole azioni [...] r. può determinare il tempo, il luogo, le persone, il costume, gli oggetti superamento dello stesso funzionalismo da parte di altri studiosi britannici, in particolare M r. latini alla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] di Roma e il capo del collegio dei vescovi di tutto il mondo. Viene eletto dalla maggioranza dei cardinali in conclave, ossia mediante votazioni che si tengono in un luogo esente da colpe e tentazioni. Il passo di Matteo, "Tu sei Pietro e su questa ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] né idoli. I Semiti del regno di Aksum invece adoravano gli dei Astar (Cielo), Meder (Terra), Beḥēr (Paese, Luogo; per altri: Mare) e Maḥrem, monaco eresiarca che essi seguivano), che rigettavano il culto della Vergine e della Croce. I re etiopici ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] il primo mese dell’anno (martius, marzo), nel corso del quale avevano luogo le principali feste del dio: feriae Martis (1° marzo), le seconde Remo sono figli di M. e di Rea Silvia) e ai rapporti di M. con Anna Perenna. Il cultodi M. ebbe larga ...
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(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] urbis da lui edificato, il cultodi V. con quello di Roma. A Pompei, caratteristico il culto della V. Fisica, accompagnata luogo a piogge. Osservato dalla Terra, il mantello di nubi di V. appare praticamente uniforme, con una macchia oscura a forma di ...
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Astronomia
V. solare
In astrofisica, il flusso supersonico di plasma (essenzialmente idrogeno ionizzato) prodotto dall’espansione della corona solare nello spazio interplanetario. Nel suo moto radiale [...] azione di denudazione prodotta dal v. prende il nome di deflazione (➔); nei deserti come il Sahara essa dà luogo sia rinchiusi in un otre di pelle. Nella religione romana v. e le affini tempestates erano collegati al cultodi Nettuno. Gli otto v ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] E., gli consacra un altare fra il Palatino e l’Aventino, la cosiddetta Ara massima. La leggenda di E. è collegata anche con il mito della Bona Dea.
Il cultodi E. si diffuse nelle province d’Italia e nelle regioni dell’Impero, e fu dato spesso il suo ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] atomi, ammise quelli di f., piccoli e di forma sferica, che, per il loro moto rapidissimo, darebbero luogo al calore. A o della comunità si connettono preoccupazioni religiose (per es., cultodi Vesta). Adoratori del f. erano ritenuti nell’antichità i ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] presentano interesse anche alcuni particolari del culto extraliturgico, in primo luogo, la conservazione e custodia delle fuori delle chiese, mettendo così fine all’uso di custodirla presso privati o di portarla in viaggio (come fecero ancora Pio VI ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...