Commerciante e scrittore inglese di economia (Amsterdam 1679 - Londra 1749); divenne direttore della Compagnia delle Indie Orientali e membro del parlamento inglese, e nel 1716 fu creato baronetto. Il [...] suo Essay on the causes of the decline of foreign trade (1744) precorre il pensiero liberale per le critiche al fiscalismo e al vincolismo dell'epoca. Notevoli anche le Serious considerations on the high ...
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Uomo politico e studioso di economia (Edimburgo 1778 - Londra 1817); avvocato e deputato dal 1806, divenne uno dei maggiori rappresentanti del partito whig, fu presidente del Bullion Committee (1810), [...] la commissione che sostenne il ritorno alla convertibilità della sterlina, e molto contribuì alla redazione del celebre Bullian Report, frutto di un'inchiesta ufficiale sul deprezzamento della moneta inglese, ...
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Banchiere inglese di origine russa (n. 1735 - m. Blackheat, Londra, 1823); grande amatore d'arte, raccolse una collezione di dipinti che, acquistata dal governo inglese nel 1824, costituì il primo nucleo [...] della National Gallery di Londra. ...
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Economista svizzero (Murten, Friburgo, 1728 - Parigi 1812), vissuto a Londra e Parigi; seguì con abilità la corrente fisiocratica e scrisse numerose opere, tutte pubblicate in Inghilterra, tra cui: De [...] l'économie politique moderne, discours fondamental sur la population (1786); Discours sur le crédit public des nations européennes (1787); Discours sur la division des terres dans l'agriculture (1788); ...
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Banchiere francese, di origine irlandese (n. forse 1680 - m. Londra 1734), vissuto lungamente a Parigi. Il suo Essai sur la nature du commerce en général, scritto intorno al 1730, circolò manoscritto; [...] fu pubblicato in Inghilterra nel 1755 e reso noto soprattutto da St. Jevons che lo riscoprì nel 1881. Libera da pregiudizî mercantilistici, quest'opera ha portato un contributo notevole alla formazione ...
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Tawney, Richard Henry
Storico ed economista inglese (Calcutta 1880-Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò una vastissima influenza anche per la sua attività (1905-47) nella [...] Workers’ educational association. Pioniere di riforme sociali con W.H. Beveridge, professore di storia economica alla London school of economics, consigliere politico (1941-42) presso l’ambasciata di Washington, ...
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NORMAN, Montagu Collet (XXIV, p. 926)
Banchiere inglese, morto a Londra il 4 febbraio 1950.
Dopo la seconda guerra mondiale previde e intelligentemente favorì il processo di nazionalizzazione della Banca [...] dopo la prima guerra mondiale) e rafforzando l'organizzazione della Banca stessa in modo da permetterle di esercitare una sempre maggiore influenza.
Bibl.: Bank of England, M. N., Londra 1957 (opera ufficiale, in gran parte redatta da H. Clay). ...
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LAYTON, Walter Thomas
Cecil SPRIGGE
Economista e pubblicista, nato a Londra il 15 marzo 1884; nel 1947 fu creato barone di Danehill. Insegnante, dapprima, di economia politica nelle università di Cambridge [...] e di Londra, durante la prima Guerra mondiale fece parte di missioni economiche britanniche in Russia e negli Stati Uniti; poi rappresentò il suo paese in consessi internazionali per questioni riguardanti soprattutto il problema delle riparazioni. ...
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Statistico inglese (Bristol 1869 - Haslemere 1957); professore nell'univ. di Londra e direttore dell'Istituto di statistica di Oxford. È autore, oltre che di opere teoriche (The mathematical groundwork [...] of economics, 1924; Elements of statistics, 1901, 6a ed. 1937), di indagini storiche sul commercio estero e sui salarî in Inghilterra nel sec. 19º, sulle conseguenze economiche della prima guerra mondiale, ...
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Statistico (n. Worcester 1906 - m. 1983), prof. all'univ. di Londra dal 1944, esperto della Tesoreria, consulente dell'Ufficio di statistica delle Nazioni Unite (1940-50). Op. princ.: Family expenditure [...] (in collab. con A. L. Bowley, 1935), Mathematical analysis for economists (1938, 2a ed. 1966; trad. it., 1948), Statistics for economists (1949), International trade statistics (in collab., 1953), Mathematical ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...