Teologo anglicano (Soverby, Yorkshire, 1630 - Londra 1694); figlio di rigidi genitori puritani, studiò a Cambridge e si orientò verso i latitudinarî, spinto dall'influsso di R. Cudwort, di H. More e della [...] lettura di W. Cillingworth. Divenuto (1689) predicatore di Gugliel mo III d'Orange, poté unire i suoi sforzi a quelli del sovrano per realizzare l'unificazione religiosa dell'Inghilterra ispirata al principio ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (Londra 1708 circa - ivi 1764). In Irlanda (1731) come cappellano al seguito del luogotenente generale Lionel Cranfield Sackville, conte di Dorset, percorse una rapida [...] carriera ecclesiastica. Arcivescovo di Armagh e primate d'Irlanda nel 1747, lo stesso anno divenne lord justice e membro del Consiglio privato. Esercitò grande influenza sulla camera dei Comuni irlandese ...
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Filologo e storico del cristianesimo (Londra 1860 - Oxford 1930). Lettore di studî biblici (1906-10), di storia e letteratura del cristianesimo primitivo (1914-20), prof. di esegesi all'univ. di Oxford [...] (1920). Sue opere principali: Ecclesiae occidentalis monumenta iuris antiquissima (vol. 1º in 3 parti, 1899, 1904, 1913; vol. 2º in due parti, 1907, 1913) e l'edizione (in collab. con W. Sanday) del Novum ...
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Scrittore religioso (Boston, Lincolnshire, 1516 - Londra 1587); studiò a Oxford, dove fu attratto dalle dottrine riformate. Durante la reazione cattolica di Maria Tudor esulò sul Continente e pubblicò [...] a Strasburgo la prima parte della sua opera Actes and Monuments (1554), generalmente nota col nome di Book of Martyrs, che apparve intera nel 1563: è il martirologio protestante, scritto con spirito polemico ...
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Ministro wesleyano (Drumcondra, Dublino, 1751 - Londra 1844). Convertitosi al metodismo (1777), si dette alla predicazione; in due periodi (1784-86; 1788-90) fu assistente di J. Wesley, e uno dei suoi [...] collaboratori. Preparò (1792) insieme con Th. Coke una vita di J. Wesley, che rielaborò profondamente quando, parecchi anni dopo, ebbe libero accesso alle sue carte. Questa seconda Life of the rev. J. ...
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Calvinista (Ribaute, Gard, 1681 - Chelsea, Londra, 1740); fu uno dei capi dei Camisardi e tenne per parecchio tempo in scacco le truppe di Luigi XIV; solo nel maggio 1704 dovette arrendersi a Nîmes al [...] maresciallo di Villars, in condizioni poco chiare, che lo fecero considerare dai suoi come traditore, mentre egli nei suoi Memoirs of the wars of the Cevennes (1726) afferma di avere perorato innanzi a ...
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Gesuita scozzese (Elgin, Morayshire, 1575 - Londra 1624); entrato nella Compagnia nel 1597 a Roma, ritornò segretamente in patria (1609-17) a propugnarvi il cattolicesimo. Fu il primo rettore gesuita (1615) [...] del Collegio scozzese a Roma; si recò poi di nuovo in Scozia ove, tradito, fu arrestato. Imprigionato per due anni, durante i quali tenne con teologi scozzesi discussioni poi raccolte e stampate (The ground ...
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Storico e filologo (Ashfield 1865 - Londra 1933), benedettino. Convertito al cattolicesimo dall'anglicanesimo (1890), entrò nella Congregazione benedettina di Beuron a Maredsous (1892) e di qui passò poi [...] (1919) in Inghilterra, dove fu abate a Downside (1929-33). Membro della pontificia commissione per la revisione della Volgata (1913), si distinse specialmente nel campo della critica testuale biblica. ...
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Deista inglese (Liverpool 1693 circa - Londra 1769); nei suoi scritti (raccolti in A collection of the tracts of a certain free enquirer noted by his sufferings for his opinions), impugna i miracoli della [...] Scrittura, la resurrezione di Cristo, l'insegnamento paolino e difende la libertà di pensiero come "dovere religioso"; nella stessa prospettiva svolse una critica razionalista, in libri e nella sua rivista ...
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Ecclesiastico anglicano e storico (Hepney, Londra, 1797 - Bath 1875). Fellow dell'univ. di Cambridge, fu a Roma (1818), dove si interessò alla storia antica e al moderno pensiero tedesco (tradusse poi [...] da Tieck e da Schleiermacher e, con J. C. Hare, la Römische Geschichte di B. Niebuhr, 1828, e segg.). Assistente a Cambridge, dovette poi dimettersi per aver patrocinato troppo vigorosamente la libertà ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...