Paleografo e storico (Londra 1904 - ivi 1973). Dal 1927 al 1950 è stato assistant-keeper nella sezione dei manoscritti del British Museum: nel 1948 divenne membro della British Academy; dal 1950 al 1960 [...] (King's College); dal 1960 al 1967 professore di storia nell'università di Londra e direttore dell'Institute of historical research. Si è occupato di storia della paleografia e dei manoscritti miniati, pubblicando testi liturgici e agiografici (in ...
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Teologo e storico puritano (Londra 1678 - ivi 1743), pastore a Londra (dal 1706) pubblicò una History of New England (1720) e la fondamentale History of the Puritans, fino al 1689 (4 voll., 1732-38); difese [...] in scritti (1722) l'innesto del vaiolo ...
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Ecclesiastico (Londra 1777 - ivi 1849). Prete cattolico (1800), fu uno dei più attivi promotori della rinascita cattolica del sec. 19º in Inghilterra. Vescovo titolare di Cambisopoli (1825), dal 1826 vicario [...] apostolico del Midland, promosse, tra l'altro, la costruzione delle cattedrali di Birmingham e di Nottingham. Nel 1848 fu trasferito a Londra. ...
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Innologo anglicano (Londra 1725 - ivi 1807); in gioventù marinaio, poi (1755) impiegato nel porto di Liverpool, autodidatta, ottenne (1764) l'ordinazione come curato di Olney; trasferito a Londra nel 1780. [...] Con l'amico W. Cowper pubblicò i celebri Olney Hymns (1779), 280 dei quali sono opera sua; notevoli anche la vivace autobiografia (1764) e l'epistolario (post., 1847) ...
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Missionario anglicano e colonizzatore (Londra 1796 - Eromanga 1839). È una delle più importanti figure tra i missionarî cristiani anglosassoni, per l'unione che seppe realizzare tra attività propagatrice [...] e attività colonizzatrice in senso culturale ed economico. Nel 1816 cominciò la sua attività, nei mari australi. Nel 1832 giunse alle Samoa; nel 1837 pubblicò a Londra la narrazione delle sue avventure. Morì ucciso dagli indigeni di Eromanga. ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] Shaken, stampato senza autorizzazione, rappresentò un'esposizione della teologia quacchera e causò la prigionia di P. nella Torre di Londra (dicembre 1668). Durante i mesi di carcere scrisse il suo più noto opuscolo di devozione No Cross, No Crown ...
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Apologista cattolico (Laxes 1691 - Londra 1781). Studiò al College di Douai dove fu ordinato sacerdote (1716). Tornato in Inghilterra (1730), polemizzò (1738) col Middleton a proposito della Letter from [...] Rome; divenne vescovo titolare di Debra (1740), e nel 1758 vicario apostolico nel distretto di Londra. Come studioso, si ricorda per i Memoirs of missionary priests (1741) e soprattutto per la revisione della traduzione inglese della Bibbia, nota ...
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Ecclesiastico (Fowey, Cornovaglia, 1598 - Londra 1660). Prima anglicano, poi indipendente, dal 1635 al 1641 fu nella Nuova Inghilterra, dove svolse un'importante attività politica e di predicatore che [...] fu nominato cappellano del Concilio di stato. In seguito il suo atteggiamento durante la guerra contro i Paesi Bassi gli alienò molte simpatie. Al ritorno a Londra di Carlo II, fu processato e giustiziato come responsabile dell'uccisione di Carlo I. ...
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Sacerdote anglicano (Oakham 1649 - Londra 1705). Cappellano presso il duca di Norfolk (1675), venne in contatto con elementi cattolici. Nel 1676 conobbe a Londra I. Tonge, in cerca di prove di complotti [...] dei gesuiti, che temeva tramassero una "notte di s. Bartolomeo" in Inghilterra. O. nel 1677 professò pubblicamente la conversione alla Chiesa di Roma, entrando nei collegi gesuitici di Valladolid e di ...
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Vescovo (m. Londra 1187). Monaco, poi priore a Cluny e successivamente priore di Abbéville, fu mandato nel 1136 a Roma per sostenere le parti di Matilde, la figlia di Enrico I d'Inghilterra, cui Stefano [...] di Th. Becket all'arcivescovato di Canterbury, e Becket per ingraziarselo gli ottenne dal re, dopo la sua elezione, la sede vescovile di Londra. Ma l'ostilità tra i due s'andò aggravando, anche per i reiterati tentativi di G. di rendere la sua sede ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...