(ted. Die Dreigroschenoper) Lavoro teatrale di B. Brecht (1898-1956), con musiche di K. Weill, in un prologo e otto scene, libera rielaborazione della Beggar's Opera (1728) di J. Gay.
L'ambiente è quello [...] dei diseredati di Londra, ladri, prostitute, ricettatori, e di quanti in alto loco, anche in seno alla polizia, vivono nel disordine morale e nella corruzione; protagonista è il bandito Macheath, cui si contrappone il ricettatore e mendicante ...
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Compositore di musica (Burano, Venezia, 1706 - Venezia 1785). Alunno di A. Lotti. Celebre clavicembalista, fu ancora più acclamato per la sua produzione teatrale e oratoriale (112 opere, circa 20 oratorî). [...] Fino al 1741 in Italia (Venezia), si recò poi a Londra e dal 1765 in Russia, chiamatovi da Caterina II. Dal 1768 al 1773 lavorò ancora a opere per teatri veneziani. La sua arte, di viva espressione sia nei tratti drammatici sia nei giocosi, ...
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Musicista tedesco (Nieder-Poyritz, Dresda, 1910 - Zurigo 1976). Dopo aver studiato violino, pianoforte e oboe, nel 1936 debuttò a Lipsia come direttore d'orchestra. In seguito diresse, tra l'altro, le [...] orchestre di Dresda (1949-52), Monaco di Baviera (1952-54), Londra (1962-63) e Zurigo (dal 1965). Oltre che in Europa, svolse attività concertistica anche in America, apprezzato soprattutto come interprete del repertorio sinfonico tardo-romantico. ...
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Musicista italiano (Bologna 1911 - ivi 1996). Allievo di B. Molinari; direttore d'orchestra dal 1938. Diresse alla Scala, all'Arena di Verona e nei maggiori teatri italiani, nonché a Busseto per le celebrazioni [...] verdiane. Nel 1951 fu a Budapest; poi a Londra, San Francisco, Los Angeles, Vienna, ecc., riportando successi soprattutto nel grande repertorio lirico. ...
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BOSSI (Bosi), Cesare
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Nacque a Ferrara nel 1760 c., secondo lo Schilling e lo Schmidl, o nel 1773, secondo il Fétis e il Bennati; l'Eitner, erratamente, lo ritiene nato addirittura nell'ultimo quarto [...] citano, peraltro, senza nome di battesimo). Dei suoi studi musicali nulla si sa, ma verso il 1792 il B. si recò a Londra, dove non poté, tuttavia, presentare i suoi lavori sui teatri - a detta dello Schilling - finché visse S. Storace. Alla morte di ...
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Baritono (Faenza 1800 - Nizza 1876). Studiò con A. Rossi e B. Asioli. Esordì a Cento nel 1818, e nel 1822 debuttò alla Scala, dove cantò più volte (1827-30). Attivo soprattutto a Parigi, presso il Théâtre [...] des Italiens (1832-43), e a Londra (1832-55), fu grande interprete delle opere di G. Rossini, V. Bellini e G. Donizetti. Abbandonò le scene nel 1855, compiendo in seguito sporadiche apparizioni. ...
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Musicista (m. forse Westminster 1459 o 1460), operoso nella collegiata di S. Stefano a Westminster. Fu autore di mottetti e altre composizioni polifoniche, di cui si ha traccia nell'archivio della cattedrale [...] di Trento e fra i manoscritti Baldwin di Buckingam Palace a Londra. ...
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Musicista (Recanati 1799 - Parigi 1869). Operista, allievo di N. A. Zingarelli e G. Tritto, fu attivo negli anni tra il 1826 e il 1847, divenendo popolare grazie a melodrammi come Ines de Castro (1835), [...] Il fantasma (1843), L'orfana savoiarda (1846). Creò a Londra nel 1847 un Teatro italiano che ebbe scarsa fortuna. ...
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Compositore e musicista (Budapest 1907 - Los Angeles 1995). Studiò dapprima il violino con L. Berkovitz, poi pianoforte, viola e armonia a Budapest. Trasferitosi a Lipsia nel 1925 fu allievo di Grabner [...] (composizione) e Th. Kroyer (musicologia). Visse poi a Parigi e a Londra, e nel 1939-40 si stabilì negli USA, assumendo la cittadinanza statunitense nel 1946. Insegnò alla University of Southern California di Los Angeles (1945-65), e ottenne varî ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] . Backus, Fire music, Chicago 1977; F. Tenot, Ph. Carles, Le jazz, Parigi 1977; W. Balliett, Improvising: jazz musicians and their art, Londra-New York 1977; D. Meeker, Jazz in the movies. A guide to jazz musicians, 1917-1977, New Rochelle 1977; J. L ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...