Scrittore inglese (Londra 1685 - ivi 1750). Messo in ridicolo da A. Pope, scrisse contro di lui The progress of wit, being a caveat for the use of an eminent writer (1730). Le sue migliori opere drammatiche [...] sono Athelwold (1731), Zara (rappr. 1735) e Merope (1749), queste ultime ambedue adattamenti da Voltaire; poesie (Creation, 1720; Tears of the muses, 1737, ecc.) e, in collab. con W. Bonol, saggi periodici ...
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Scrittore inglese (Londra 1656 - ivi 1714 o 1715). Viaggiò molto in Europa, risiedendo a lungo, anche perché simpatizzante giacobita, a Roma e a Firenze; in Inghilterra si unì ai non jurors, rimanendo [...] però in buoni rapporti con gli anglicani. Scrisse numerose opere di argomento religioso e politico-sociale (The practice of true devotion, 1698; Companion for the festivals and fasts of the Church of England, ...
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Scrittrice inglese (Londra 1750 - Clifton, Bristol, 1824), autrice di drammi e di romanzi, tra i quali è ricordato soprattutto il romanzo storico The recess, or a tale of other times (1785), considerato [...] un'anticipazione dei romanzi di W. Scott. Scrittrice fu anche la sorella Harriet (1757-1851), alla cui opera migliore, The Canterbury Tales (1797-1805), Sophia contribuì con una introduzione e due racconti; ...
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Scrittrice irlandese (Dublino 1776 - Londra 1859). I suoi romanzi più popolari sono ambientati in Irlanda: The wild Irish girl (1806), d'ispirazione nazionalistica, O'Donnel (1814), di contenuto sociale, [...] The O'Briens and the O'Flaherties (1827). Scrisse anche libri di viaggio sulla Francia (1818) e sull'Italia (1821). Una sua lirica, Kate Kearney, è ancora cantata in Irlanda. Altre sue opere: Life of Salvator ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1847 - Londra 1912), critico teatrale, poi segretario e agente di Sir H. Irving, cui dedicò Personal reminescences of Henry Irving (2 voll., 1906), preziosa descrizione del [...] mondo teatrale vittoriano. Scrisse racconti e romanzi, tra cui il celeberrimo Dracula (1897), considerato un classico dell'orrore. In occasione del centenario della morte sono stati pubblicati in Italia ...
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Arabista inglese (Londra 1845 - ivi 1920). Percorse la carriera del Civil Service in India, ma dedicò il tempo libero a studî sull'antica poesia araba: oltre all'edizione di una delle recensioni delle [...] Mu῾allaqāt, pubblicò l'importante antologia delle Mufaḍḍaliyyāt (1918-21), e i divani dei poeti ῾Amr ibn Qamī'a, ῾Abīd ibn al-Abraṣ, ῾Āmir ibn aṭ-Ṭufail. Molto apprezzate furono anche le sue versioni metriche ...
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Romanziere inglese (Bradford 1922 - Londra 1986), della corrente detta degli "angry young men". I suoi romanzi, ambientati tra la borghesia ricca, denunciano la corruzione dei valori e l'aridità dei rapporti [...] personali: Room at the top (1957), Vodi (1959), Life at the top (1962), The jealous God (1964), The crying game (1968), Stay with me till morning (1970), The queen of a distant country (1972), The pious ...
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Scrittrice inglese (Londra 1843 - ivi 1923). Autrice soprattutto di libri per l'infanzia, in Misunderstood (1869; trad. it. 1881), la sua opera migliore tradotta in quasi tutte le lingue europee, scrisse [...] con acutezza e verità la storia di un'anima infantile soffocata nei suoi slanci migliori. Delle altre sue opere si ricordano: A very simple story (1866); The children with the Indian rubber ball (1872); ...
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Scrittore inglese (Londra 1886 - Roma 1926). Delicato epigono del decadentismo, fu autore di varî romanzi, racconti, fantasie, carichi di un'atmosfera allusiva e suggestiva: Odette d'Antrevernes (1905); [...] Caprice (1917); Santal (1921); The flower beneath the foot (1923); Prancing nigger (1924, negli USA; col titolo Sorrow in sunlight, 1924, in Inghilterra); Concerning the excentricities of Cardinal Pirelli ...
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Biografo e critico inglese (Londra 1902 - ivi 1986); dal 1948 prof. di lett. inglese a Goldsmith, Oxford. È autore di biografie (di William Cowper, di Walter Scott) e di opere critiche (sui narratori vittoriani, [...] su Jane Austen, su Th. Hardy, ecc.), rese particolarmente preziose dall'uso di documenti d'archivî privati (a cui il C. poté accedere grazie alla sua posizione sociale) ed elaborate con scrupolo ed equilibrio ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...