Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] avverso al giusnaturalismo. Convinto sostenitore di profonde riforme, attraverso la codificazione, delle istituzioni giuridiche in tutti campi (dalla procedura civile e penale, al diritto civile, al ...
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Avvocato e scienziato (Swansea 1811 - Londra 1896), prof. di diritto a Londra, giudice e membro della Royal Society di Londra (dal 1840). Socio straniero dei Lincei (1883). Si interessò anche di astronomia [...] e di fisica: in particolare, studiò accuratamente gli effetti luminosi nella scarica dei gas rarefatti sotto alte tensioni. Inventò (1839) un tipo di pila a gas, da cui derivò la pila Bunsen. Effettuò ...
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Giurista e uomo politico inglese (Londra 1895 - ivi 1980), prof. (1947-62) di diritto amministrativo e scienza dell'amministrazione (public administration) all'univ. di Londra. Ha tenuto alte cariche nei [...] ministeri dell'Aria (1943-45) e dell'Aviazione civile (1945). Opere principali: The relation of wealth to welfare (1924); Justice and administrative law (1928); The development of local government (1931); ...
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Giurista inglese (Thame, Oxfordshire, 1642 - Londra 1710). In qualità di Lord Chief Justice, favorì l'approvazione del Bill of Rights alla Camera dei lord a tutela della libertà del cittadino, e vietò [...] tutti i mezzi coercitivi contro gli imputati ...
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Giurista inglese (n. 1673 - m. Londra 1733). Lord chief justice del Regno Unito, fu prima nell'ordine forense, più tardi in quello giudiziario. Ebbe grande rinomanza; importanti principî giuridici, come [...] la distinzione tra omicidio doloso (murder) e omicidio non premeditato (manslaughter), portano il suo nome. Resta famosa una raccolta di sentenze della Corte del re (King's Bench) e della Corte dei giudizî ...
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Scrittrice inglese (Hobart, Tasmania, 1851 - Londra 1920). Nipote del poeta M. Arnold, esordì con una traduzione del Journal di F. Amiel (1885). La sua opera migliore è il romanzo Robert Elsmere (1888), [...] che rappresenta l'evoluzione spirituale di un ecclesiastico inglese. Tra gli altri suoi scritti, incentrati su temi sociali e religiosi, si citano: David Grieve (1892); Eleanor (1900); The marriage of ...
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Giurista (Scone, Perthshire, 1705 - Highgate, Londra, 1793); solicitor-general (1742), diresse i procedimenti contro i lord scozzesi ribelli. Attorney general nel 1754, chief justice nel 1756; speaker [...] della Camera dei lord dal 1783, diede le dimissioni nel 1788. Difensore della tolleranza, fu accusato di aver mostrato pregiudizio nell'affare Wilkes (v. Wilkes, John) e nei casi riguardanti le lettere ...
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Giurista e uomo politico inglese (Londra 1829 - Ipswich 1894); membro legale (1869-72) del consiglio del viceré in India, portò a compimento la sistemazione legislativa dell'India, di cui H. Maine aveva [...] posto le basi. Nella sua opera Liberty, equality, fraternity (1873), scritta in polemica con J. Stuart Mill, espose le sue idee antidemocratiche, maturate durante l'esperienza indiana. Dal 1875 prof. di ...
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Uomo politico e diplomatico inglese (Londra 1864 - Tunbridge Wells, Kent, 1958); deputato conservatore ai Comuni dal 1906, passò nel 1923 alla Camera dei Lords. Sottosegretario agli Esteri dal 1915 al [...] 1916, fu ministro per il Blocco dal 1916 al 1918. Vice segretario di stato (1918), lord del Sigillo Privato dal 1923 al 1924, poi cancelliere del ducato di Lancaster, si dimise nel 1927 perché in disaccordo ...
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Giurista e uomo politico inglese (Londra 1757 - ivi 1818), di origine francese. Avvocato di grande fama, come giurista sostenne, influenzato dalle dottrine del liberalismo europeo e dall'amicizia con V. [...] Mirabeau, J. Bentham e lord H. Lansdowne, la mitigazione dei rigori del diritto penale inglese e una giusta proporzione delle pene alla gravità dei reati: riforme (tra le quali l'abolizione della pena ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...