Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] teoria generale delle relazioni, ben più ampia della sillogistica classica. Boole non fu mai alla scuola di Cambridge; fu G. Peano, cui si deve l’elaborazione di un simbolismo logico vicino a quello comune e la fondazione di una ‘scuola italiana ...
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completezza logica il termine completezza viene utilizzato in logica con due diversi significati; si parla infatti di completezza semantica o di completezza sintattica di un sistema di assiomi.
Completezza semantica
Un sistema formale è semanticamente completo se in esso è possibile dimostrare formalmente ... ...
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I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» in un ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità il valore originario e non tecnico di ‘relativo al λόγος’ (nelle molteplici accezioni di questa parola chiave ... ...
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Claudio Pizzi
Proposta dal francese Jean-Yves Girard nel 1987, la logica lineare non si limita a considerare le proposizioni come oggetti dotati di valori di verità come nella logica standard, ma alla stregua di risorse impiegabili una volta sola ai fini del calcolo e quindi dotate di un costo. Anche ... ...
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Carlo Cellucci
Sarebbe difficile comprendere l'attuale stato dei rapporti tra l. e p. c. senza riferirsi a tre fattori che li hanno influenzati profondamente. Il primo fattore è costituito dall'impronta fortemente anticognitivista impressa alla logica moderna dal suo creatore, G. Frege, secondo cui, ... ...
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Bruno Antoni
Uno strumento per ragionare bene
La parola logica viene dal greco lògos, che significa «parola», ma anche «discorso» o «ragionamento». Aristotele viene considerato a buon diritto come il creatore della logica, anche se egli non usò questa parola, introdotta per la prima volta dagli stoici ... ...
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lògica [Lat. logica, dal gr. loġiké (sottinteso téchne "arte"), a sua volta da lógos "discorso, ragionamento"] [ELT] [INF] Il complesso dei circuiti logici che fanno parte di un dispositivo elettronico o informatico; a seconda della tecnica con cui sono realizzati questi circuiti si parla di l. a diodi, ... ...
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Domenico Costantini
Fra le interpretazioni che nel passato furono date della l. i. la più nota si deve a J.S. Mill, secondo cui questa è la l. della scoperta scientifica. Se, come si credeva, l'induzione è il processo mediante il quale si perviene alla formulazione delle leggi scientifiche, la l. i. ... ...
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CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo di Frege e il problema dello status delle proposizioni; c) l'impostazione di Quine: la nozione di ... ...
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Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente con lo stoicismo, che con esso designò la parte della filosofia concernente le forme del pensiero e ... ...
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logica intuizionista
Silvio Bozzi
La più studiata rivale della logicaclassica sin da quando fu assiomatizzata da Arend Heyting nel 1930. Già Anchei M. Kolmogorov nel 1925 e Vasili I. Glivenko nel 1929 [...] da Gödel per cui se si traducono nel modo ovvio i connettivi in termini di ∧ e ← tutti i teoremi della logicaclassica – letti in questo modo – saranno teoremi anche di quella intuizionista. Il risultato estende un teorema di Glivenko per cui ogni ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] , il modello, l’essere ideale di una cosa (accezione che deriva direttamente dalla f. di Platone).
Logica formale si dice la logicaclassica, in quanto studia le f. dei concetti, giudizi e ragionamenti, prescindendo dalla materia a cui si applicano ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] in Γ sono veri in M, allora anche E è vero in M. Nella s. classica risulta valida la logicaclassica.
Un modello classico può rappresentare matematicamente un mondo assolutamente determinato e indipendente dai soggetti conoscenti. Ma sono state ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] realtà pensandola e giudicandola: come categorie si presentano così, in Kant, le stesse forme in cui la logicaclassica distingueva i giudizi, ma interpretate come funzioni attive del pensiero, ordinatrici della realtà fenomenica. Alla concezione ...
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PROBABILITÀ, Calcolo delle (XXVIII, p. 259; App. II, 11, p. 611; III, 11, p. 485)
Giorgio Dall'Aglio
Il calcolo delle p., entrato con l'inizio del secolo nella sua fase moderna, ha proseguito anche negli [...] " invece che a eventi e definisce la p. come "grado di fiducia", o più spesso, come "misura d'implicazione", che estende la logicaclassica: date due proposizioni A e B, A può implicare B, o implicare la negazione di B; ma può anche implicare B "in ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] e incertezze, tra elementare e globale, tra separabile e inseparabile. Nello stesso tempo, si continua a utilizzare la logicaclassica così come i principi di identità, di non-contraddizione, di deduzione e di induzione, ma si è consapevoli dei ...
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Logico-matematico olandese (Almelo 1908 - Amsterdam 1964). Dal 1946 prof. all'univ. di Amsterdam. Dopo studi di storia della logica e della matematica (De wijsbegeerte der wiskunde van Parmenides tot Bolzano, [...] matematica ottenendo importanti risultati nella teoria della definizione (teorema di definibilità), nell'analisi semantica della logicaclassica e di quella intuizionista (specie col suo metodo delle tavole semantiche), nella teoria dei modelli ...
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tautologia Nella logica formale classica, proposizione che, proponendosi di definire qualcosa, non fa sostanzialmente che ripetere nel predicato ciò che già è detto nel soggetto.
In logica matematica si [...] chiama t. (o verità logica) ogni espressione che risulti sempre vera, qualunque siano i valori di verità assegnati alle variabili. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] emergono varie ambiguità quando si tenta di ricostruirlo in questi termini.
Poiché Weyl assume nel suo sistema la logicaclassica, la quantificazione sui numeri naturali è considerata come determinata in maniera vero-funzionale. Ciò potrebbe essere ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa,...