L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] , «trascendentale» (Contini 1951: 175) e poeticissima. Il che comporta, per es., che la lingua dei Siciliani (➔ Scuola poetica siciliana) può entrare nei Fragmenta solo autolimitando e disarticolando il proprio sistema.
Restano pertanto solo alcune ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] della Crusca, che, secondo l'E., è responsabile dell'imbarbarimento della lingua, in quanto ha voluto "autenticare tutte le scorrezioni del volgo e li più goffi vocaboli siciliani e lombardi".
Ma la visione critica dell'E. non obbediva ad un ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] meno nell’uso orale, si sovrappone a tutti gli assi di variazione della lingua» (Cerruti 2009: 34; cfr. anche Berruto 1987: 20-27). Il + verbo + oggetto (➔ ordine degli elementi; nelle varietà siciliana o sarda il verbo è alla fine) è un tratto ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] frasi scisse con messa in evidenza del soggetto sono rintracciabili lungo tutto il corso della lingua italiana, al punto che le prime attestazioni risalgono alla ➔ Scuola poetica siciliana:
(36) Vostro amor’è che mi tene in disi[r]o
e donami speranza ...
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CARINI, Isidoro
Giulio Battelli
Nato in Palermo il 7 genn. 1843 da Giacinto e da Concetta Testaferrata, a cinque anni restava affidato alle sole cure della madre, avendo il padre dovuto esulare a Parigi [...] e a parte, Palermo 1875), fu nominato professore di lingua e letteratura araba all'università, lasciando l'Archivio e la Non sembra che il volume pure anonimo I papi e i Vespri Siciliani, con documenti inediti o rari, Roma 1882 (ripubbl. presso la ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] inserito in un contesto morfosintattico da libro di scuola (➔ doppiaggio e lingua). I rari regionalismi nel cinema doppiato sono quasi tutti d’area meridionale, soprattutto siciliana, e, dal Padrino (The Godfather, 1972, di Francis Ford Coppola, film ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può e scopellese in italiano) e vari altri cognomi di area siciliana e calabrese dai quali risulta che la formazione in -ita, ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] (dai milanesi Dario Fo e Giovanni Testori alla siciliana Emma Dante).
Tra dialetto proprio e altrui, con la formulazione di Carlo Porta, il quale osservava che le parole di una lingua
hin ona tavolozza de color,
che ponn fà el quader brutt, e el ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] da ultimo, nel 1755, sindaco. Studioso di lingua francese e latina, i suoi interessi furono . 4, XVII (1886), pp. 37-70; S. Salomone Marino, L'Accademia siciliana di Palermo (1790-1818), Palermo 1894, ad Ind.; F. Guardione, Di un tentativo ...
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GEMMELLARO, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Nicolosi (Catania) il 14 nov. 1787, da Gaetano e Margherita Morabito.
L'interesse della famiglia del G., originaria di Nicolosi, per le scienze naturali, e in [...] tragico (1844), a cura di C. Naselli, ibid., s. 2, III-IV (1927-28), pp. 314-358; Cenni storici di la rivoluzioni siciliana l'annu MDCCCXLVIII, scritti in lingua patria, a cura di C. Naselli, ibid., s. 4, I (1948), 3, pp. 1-91.
La sua casa divenne un ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...