La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] . Pochi anni dopo, per ordine del principe Maurizio d'Orange-Nassau fu fondata una scuola di matematica applicata a Leida. In parte legata all'università, la nuova scuola offriva un corso di 'Duytsche Mathematique' ‒ impartito in vernacolo sotto la ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'epidemiologia e la medicina di Stato
Antoinette Emch-Dériaz
L'epidemiologia e la medicina di Stato
Come mostrano già le più remote testimonianze della storia [...] nel 1748 e fu eseguita sul proprio figlio da Théodore Tronchin (1709-1781), un medico nato a Ginevra e formatosi a Leida, che più tardi divenne il medico personale di Voltaire. Tornato a Ginevra nel 1749, egli introdusse il nuovo metodo nella sua ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] manteneva valore di attualità per tutta l'Europa. Sulla strada aperta da Morgagni si collocarono l'anatomista di Leida Eduard Sandifort (1742-1814), allievo e successore di Bernhard Siegfried Albinus (1697-1770), autore di un'importante raccolta ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] (a Padova nel 1533, a Ferrara nel 1543) e la fondazione di orti botanici (a Pisa nel 1544, a Padova nel 1545, a Leida nel 1577, a Lipsia nel 1580, a Basilea nel 1588, a Montpellier nel 1597) ha introdotto lo studio diretto delle piante medicinali tra ...
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Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] .
Il primo Cinquecento annovera tra gli incisori, che accompagnano la perizia tecnica a un altissimo livello qualitativo, Luca da Leida e M. Raimondi che, oltre a produrre i. originali, diede avvio all’i. di traduzione che, nei secoli successivi ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] (1668-1738) ‒ maestro per un'intera generazione di medici che frequentò le lezioni di Bellini all'Università di Leida ‒ consolidò il modello e concepì la struttura elementare della fibra del muscolo quale sottilissimo canale irritato dal passaggio ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] Hier. de Benedictis, 1518), che ebbe grandissima fortuna (altre ediz., oltre una di cui s'ignorano anno e luogo, Venezia 1535, Leida 1629, 1651, 1715, 1728). Un altro notevole consulto fu quello che egli ebbe, con altri medici, nel 1520, al letto del ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] a Lipsia, che scrisse la prefazione all'edizione veneziana (1707) dell'Opera omnia del B.; H. Boerhaave, docente a Leida, al quale si deve la presentazione della seconda edizione di esse (Venezia 1732). G. Blaes, che fece ristampare ad Amsterdam ...
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CURIALTI, Pietro (Pietro da Tossignano o Tausignano, Petrus de Thauxignano, de Curialtis)
Augusto De Ferrari
Nacque nei dintorni di Imola, a Tossignano (ora Borgo Tossignano in provincia di Bologna) [...] Tossignano di molto precedente, che Guglielmo da Saliceto cita come suo maestro, autore di un De regimine sanitatis, pubblicato a Leida nel 1539 e a Parigi nel 1540, che erroneamente viene attribuito al Curialti. Di un'altra opera che il Garzoni gli ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] (pregevoli le edizioni Amsterdam 1665 e Padova 1668, con aggiunte di G. Blaes) e tradotta in francese da J. Palfyn (Leida 1708; nuova traduzione abbreviata De la nature, des causes, des différences des monstres d'après Fortunio Liceti, a cura di Fr ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...