Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento è certo il secolo dell’Illuminismo e dell’Encyclopédie, entusiasmato dallo [...] setta (che si dichiarava segreta e definiva come invisibili i propri membri), molti personaggi del XVII secolo (come Cartesio e Leibniz) avevano cercato di incontrare questi adepti o di sapere qualcosa di più preciso su di essi.
Anche a Londra, agli ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] o (tradizionalmente) "non essere" come una conoscenza inferiore, di secondo grado. Fa eccezione Kant, il quale, nella sua critica a Leibniz (come il D. mostra nel primo capitolo), aveva in qualche modo intuito che il sensibile entra a far parte della ...
Leggi Tutto
RINALDO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Matteo Al Kalak
RINALDO I d’Este, duca di Modena e Reggio. – Nacque a Modena il 25 aprile 1655 da Francesco I d’Este e dalla sua terza moglie Lucrezia Barberini.
Fu [...] di corte Ludovico Antonio Muratori. Con uno sforzo parallelo a quello che avrebbe dovuto compiere Gottfried Wilhelm von Leibniz, allora bibliotecario dei signori di Brunswick, Muratori ricostruì la genealogia dei duchi di Modena sulla base di un ...
Leggi Tutto
LANA TERZI, Francesco
Cesare Preti
Nacque il 10 dic. 1631 a Brescia da Ghirardo e da Bianca Martinengo, entrambi di famiglia patrizia. Fu battezzato tre giorni dopo nella chiesa di S. Giovanni Evangelista [...] Transactions of the Royal Society of London (accademia della quale il L. non fu mai socio), mentre G.W. Leibniz lo espose dettagliatamente nella Hypothesis physica nova (Magonza 1671) e poi lo trattò nella corrispondenza intrattenuta con il Lana ...
Leggi Tutto
MEDICI, Sebastiano
Alberto Clerici
– Nacque a Firenze, verosimilmente poco prima della metà del XVI secolo, da Filippo e da Domitilla (o Dimitilla) Capaci (Capacci).
Il nome di battesimo del M. era [...] è percepibile (come appare già dal titolo stesso) nel De definitionibus, testo, tra l’altro, presente nella biblioteca di G.W. Leibniz. Un buon esempio del metodo adottato dal M. nei suoi lavori ci è offerto dal Tractatus mors omnia solvit, nel quale ...
Leggi Tutto
segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] che essere particolare e la sua generalità verrà intesa come rappresentatività, come il fatto di essere «s. di»). Leibniz criticherà l’impostazione nominalistica di Locke, sottolineando che, nonostante l’arbitrarietà dei caratteri (s.), c’è tuttavia ...
Leggi Tutto
Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] caratterizza in generale le varie forme di spiritualismo, da quelle più radicali di N. Malebranche, G. Berkeley o G.W. Leibniz (nelle quali la realtà materiale del corpo e del mondo sfuma in immagine psichica osservata dall'anima direttamente in Dio ...
Leggi Tutto
religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] il sapere, astenendosi da un esame della r. in quanto tradizione vigente, rafforzata anche a volte dal potere pubblico, Leibniz nei Saggi di teodicea (1710) e nei Principi della natura e della grazia (1714) esprime l’esigenza di un cristianesimo ...
Leggi Tutto
VALLISNERI, Antonio
Dario Generali
– Nacque a Trassilico, in Garfagnana, ora in provincia di Lucca, il 3 maggio 1661, da Lorenzo e da Maria Lucrezia Davini.
Lorenzo era nato a Scandiano il 6 gennaio [...] le opere furono concepite dallo scienziato, attraverso la mediazione di Louis Bourguet, su sollecitazione di Gottfried Wilhelm von Leibniz, convinto che Vallisneri fosse l’unico studioso del tempo in grado di dare una soluzione fondata alle questioni ...
Leggi Tutto
NORIS, Enrico
Maria Pia Donato
NORIS, Enrico (Girolamo). – Nacque a Verona il 29 agosto 1631 da Alessandro e da Caterina Manzana, battezzato con il nome di Girolamo.
Inviato a 15 anni al collegio dei [...] e di astronomia, la possibile riforma del calendario, da tempo caldeggiata da astronomi e studiosi sia protestanti (in particolare da Leibniz) sia cattolici, che tuttavia si risolse in un nulla di fatto.
Ormai da tempo indebolito e quasi cieco, morì ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...