TOMAI, Pietro Francesco
Francesco Lucioli
TOMAI (Tommai, Tomasi, Tommasi), Pietro Francesco (Pietro da Ravenna). – Nacque intorno al 1448 a Ravenna da Gioacchino; non si conosce il nome della madre.
Per [...] Mainz 1477-1977, Mainz 1977, ad ind.; P. Rossi, Clavis universalis. Arte della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz, Bologna 1983, pp. 50-54, 301-304; A. Belloni, Professori giuristi a Padova nel secolo XV: profili bio-bibliografici e ...
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aristotelismo
Influsso esercitato direttamente o anche soltanto indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero.
L’aristotelismo antico
L’antichità conobbe di Aristotele soprattutto gli scritti [...] frequenti condanne di posizioni antiaristoteliche, non riuscirono a salvarlo dal suo definitivo tramonto. Fatta eccezione per Leibniz, che integrò nella propria filosofia elementi fondamentali della speculazione aristotelica, l’a. ritornò, più che ...
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sillogismo
Dal gr. συλλογισμός «raccolgo insieme». Strumento fondamentale della logica dianoetica, quale è stata teorizzata principalmente da Aristotele.
Genesi e struttura
Secondo la definizione dello [...] sec. con i logici di Port-Royal; e se Descartes e Locke negheranno ogni valore conoscitivo al s., ancora Leibniz lo considererà come uno dei prodotti più alti dello spirito umano. Kant, identificando quasi completamente la logica con la sillogistica ...
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TACHENIUS, Otto
Antonio Clericuzio
– Nacque a Herford, in Vestfalia, intorno al 1610. Poche le notizie sulla famiglia e i primi anni di vita. Il padre Heinrich era mugnaio presso l’abbazia di Herford, [...] nel 1661), al quale nel 1675 inviò il suo farmaco a base di spirito di sale di tartaro, e con Gottfried Wilhelm Leibniz, che gli scrisse il 4 maggio del 1671, chiedendo il suo parere sulla Physica subterranea (1669) di Johannes Joachim Becher.
Nel ...
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prove dell'esistenza di Dio
prove dell’esistenza di Dio
Nella storia della riflessione filosofica e teologica si danno varie prove dell’esistenza di Dio, strettamente connesse a presupposti logici-metafisici [...] isola, ma dell’essere necessario di Dio. E in questa forma l’argomento ontologico passò in Cartesio, in Spinoza e in Leibniz. Kant invece lo combatté riprendendo in sostanza il motivo di Gaunilone. Ma, di fatto, l’argomento ontologico, che fu ripreso ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] cioè in una prospettiva semiologica. Su una via già aperta e in parte esplorata in epoche del passato da Aristotele, Leibniz, Vico, S. vede chiaro che soltanto in tale prospettiva comparativa e semiologica è possibile dare conto analiticamente di ciò ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] Boezio, e critica la sua soluzione, opponendogliene una mistico-fideistica, che taglia il nodo piuttosto che scioglierlo, come osservò il Leibniz, il quale nella sua Teodicea parte dal punto lasciato in sospeso dal V. col richiamo alla fede.
Nel De ...
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. Biologia. - In biologia s'intende per teoria dell'evoluzione, o della discendenza, la dottrina secondo la quale sono apparsi dapprima sulla terra solo esseri viventi semplicissimi, dai quali, nella serie [...] bensì seguitato a covare nelle menti dei filosofi: si citano soprattutto Giordano Bruno, Lucilio Vanini, Fr. Bacone, Cartesio, Leibniz (tralasciamo le affermazioni più esplicite ma troppo fantastiche di De Maillet e di Robinet), ma per i naturalisti ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] scopi necessario) operare analogamente in logica. Così, al fine precipuo di attingere il massimo rigore, come già auspicato da Leibniz, i simboli e le formule di questa, anziché quali abbreviazioni di termini e concetti, di proposizioni e giudizi ...
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La vita. - Figlio naturale del generale d'artiglieria Destouches e della canonichessa de Tencin, d'Alembert nacque a Parigi il 16 novembre 1717, e appena nato fu abbandonato sui gradini della chiesa di [...] prima metà del sec. XVIII, uno dei più illustri ed efficaci continuatori dell'opera di Newton e di Leibniz.
I nuovi metodi leibniziani, oltre a ricerche classiche, oramai diventate elementari, sull'integrazione delle funzioni razionali di funzioni ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...