Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale si affermò come uno dei massimi talenti della musica afroamericana. Strumentista di eccezionali doti tecnico-espressive, sviluppò sia al sax tenore sia al soprano uno stile improvvisativo di grande ...
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JAZZ.
Claudio Sessa
– Le novità strutturali degli anni Ottanta. Gli anni Novanta fra camerismo e opera aperta. Logiche e scenari del nuovo millennio. Le tendenze internazionali. Bibliografia
È possibile [...] in memorabili ma episodici incontri discografici da alcuni maestri degli anni Sessanta (come Ornette Coleman con Free jazz e JohnColtrane con Ascension) aveva ormai raggiunto una maturità tale da costituire un vero e proprio patrimonio comune.
Fra i ...
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Trombonista di jazz statunitense (n. Detroit 1934). Ha suonato, dalla fine degli anni Cinquanta, con Miles Davis, JohnColtrane e Art Blakey. Per la tipica sonorità rotonda, per il forte senso ritmico, [...] per l'estro delle sue improvvisazioni, si è imposto come uno dei più importanti solisti del jazz moderno ...
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GORNI, Francesco Kramer
Francesco Martinelli
GORNI, Francesco Kramer (Gorni Kramer)
Nacque a Rivarolo Mantovano (Mantova) il 22 luglio 1913, primogenito del fisarmonicista Francesco detto ‘Gallo’ e [...] sanguigno lo portò a rilasciare una serie di dichiarazioni polemiche contro musicisti degli anni Sessanta come i Beatles e JohnColtrane, e contro la stessa Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno.
Fu quasi completamente assente dall’attività ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel jazz europeo dagli anni Sessanta a oggi si possono individuare la presenza e la rielaborazione [...] il Miles Davis della svolta elettrica, si affianca la ricerca del sassofonista John Surman (1944-), che ha trasposto il fraseggio caratteristico di JohnColtrane sul sax baritono, estendendo le potenzialità del registro acuto. Nel solistico Westering ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il vasto movimento di confluenza stilistica che, a partire dall’ultimo terzo degli anni [...] politico o spirituale, volto a conferire alla musica una specifica qualità sciamanica di rivelazione del reale. La figura di JohnColtrane (1926-1967), è in questo senso fortemente emblematica. Questa ricerca di uno spazio acustico tribale comporta l ...
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Davis, Miles
Ernesto Assante
Un genio nella storia del jazz
Figura centrale nella storia della musica jazz del 20° secolo, l'afroamericano Miles Davis ha realizzato coraggiose sperimentazioni, contribuendo [...] Davis vincere la tossicodipendenza da eroina e ritornare con un quintetto di cui fanno parte, tra gli altri, il sassofonista JohnColtrane e il contrabbassista Charles Mingus. Con la collaborazione di Evans sperimenta il suo suono con una big band in ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] la tromba di Louis Armstrong e di Miles Davis e il sax di JohnColtrane.
Nel canto jazz c'è poi un modo di usare la voce come assenza del suono, cioè al silenzio, come nel caso di John Cage, musicista statunitense che nel 1952 ha composto un brano ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] estraneità. Ovvero alla maniera singhiozzante eppure logica dei grandi improvvisatori del Novecento, Charlie Parker, Miles Davis, JohnColtrane ‒ i suoi veri coetanei. Brando, letteralmente, non sa cosa dire. È comicamente arreso a non padroneggiare ...
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URBANI, Massimo
Stefano Zenni
URBANI, Massimo. – Nacque a Roma l’8 maggio 1957 da Ugo e da Maria Teresa Tamantini, primogenito di cinque fratelli: seguirono Maurizio (musicista anch’egli), Marco, Gianni [...] . Lo alimentavano i modelli più diversi: Charlie Parker innanzitutto, il suo idolo, e poi Gato Barbieri, JohnColtrane, Eric Dolphy, Ornette Coleman, in qualche misura Albert Ayler, assimilati con impressionante abilità mimetica. Queste influenze ...
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