Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] alle voci dell’antichità classica (e non solo latina, ma anche greca, allora scoperta tramite le versioni che dall’Italiameridionale, dalla Sicilia e dalla Spagna si diffondevano rapidamente in Europa) pesa spesso sulla letteratura l. del 12° sec ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] 12° sec. diviene la scrittura normale del libro della cultura bizantina in tutto il territorio dell’impero (Italiameridionale, Grecia, Creta, Bisanzio, Oriente), con formazione anche di tipologie particolari (stile ‘asso di picche’, stile di Reggio ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] essa che era stata dimenticata. Si cercò, inoltre, di restituire le testimonianze della grecità che, salvo nell’Italiameridionale, erano state sino allora dovunque trascurate. Si accompagnò a questa ricerca lo sforzo di sostituire alla lingua latina ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] altri patriacati furono spesso turbate da rivalità di giurisdizione su territori (Illirico, Grecia, Bulgaria, Italiameridionale), da scismi causati da divergenze dogmatiche, dalle interferenze politiche di imperatori e dal progressivo estraniarsi ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] da forme diverse, dalla merovingica o dall’onciale o dalla semionciale o dalla minuscola corsiva. Con l’inizio del 9° sec. scompaiono per dar luogo alla c., salvo che nell’Italiameridionale, dove dalla precarolina si passò alla beneventana (➔). ...
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(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere [...] letterario, come l’oratoria ne era stata la base nel mondo antico.
L’a. nacque nei monasteri benedettini dell’Italiameridionale, e da lì si diffuse in tutta Europa. Il primo trattatista pare sia stato il monaco cassinese Alberico (seconda ...
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Scrittura libraria (ma diffusa anche nell’uso documentario) formatasi verso la fine dell’8° sec. nello scriptorium del monastero di Montecassino sotto l’influenza di scribi provenienti dall’Italia settentrionale [...] e in particolare da Nonantola, e diffusasi nei maggiori centri culturali dell’Italiameridionale: Cava dei Tirreni, Salerno, Napoli, Tremiti ecc. Attraverso una graduale evoluzione raggiunse il suo pieno sviluppo nell’11° sec., nel corso del quale ...
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Abbazia nel comune di Castel San Vincenzo (Isernia), presso le sorgenti del Volturno. Il monastero benedettino, fondato nella prima metà dell’8° sec., rifiorì nel 12° sec. e decadde dal 16°. In un sacello [...] sono affreschi della prima metà del 9° sec., fra le più importanti testimonianze della pittura del periodo in Italiameridionale. Lo scriptorium produsse notevoli codici, tra i quali un Evangeliario (8° sec., Londra, British Museum) e il Chronicon ...
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toschi, dialetti Il gruppo meridionale dell’albanese, parlato nelle regioni a S del fiume Shkumbin e nelle colonie albanesi dell’Abruzzo e dell’Italiameridionale. Documentati dall’inizio del 16° sec. [...] da un isolato frammento di traduzione liturgica, non hanno assolto funzioni letterarie fino all’Ottocento, quando cominciò a sorgere una letteratura, per lo più folcloristica, in lingua tosca: ma la lingua ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] s. alfabetica consonantica affine a quella brahmi, trasmessa dall'Arabia meridionale, che è stata largamente adoperata per la produzione epigrafica e in lingua gota dei Vangeli e usata soprattutto in Italia durante il dominio ostrogoto (5°-6° secolo). ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...