GIOVANNI XIV, papa
Wolfgang Huschner
Pietro fu vescovo di Pavia, terzo di questo nome, dal 971-972 al 983. Nulla sappiamo di certo sulle sue origini. Secondo una notizia contenuta nel Liber pontificalis, [...] suo appoggio a Bonifacio, per ridurre o addirittura annullare l'influenza dei fautori di Ottone II a Roma e nell'Italiameridionale: erano soprattutto i principati longobardi di Benevento, Capua e Salerno a costituire i punti di forza della politica ...
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PALTANIERI, Simone
Giorgio Zacchello
PALTANIERI, Simone. – Nacque a Monselice, presso Padova, agli inizi del XIII secolo, da Pesce, discendente dai Paltanieri, famiglia eminente nel castello di Monselice, [...] la condizione [1261] di cardinale prete e l’accusa rivoltagli di non essere stato ordinato neppure sacerdote).
In Italiameridionale, Paltanieri ebbe modo di mostrare capacità organizzative e politiche. Non è certo (almeno secondo Kamp, 1973, p. 353 ...
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CELANO, Rainaldo di (Raynaldus, Rainaldus)
Norbert Kamp
Figlio di Pietro conte di Celano, nacque prima del 1180. Sua madre, di cui non è tramandato il nome, era una sorella dei conti di Manoppello della [...] famiglia dei Palearia; Gualtieri di Palearia, suo fratello, fu uno dei protagonisti della scena politica nell'Italiameridionale, dai tempi di Enrico VI, come cancelliere del Regno, fino alla sua caduta definitiva nel 1221.
Diversamente dai fratelli, ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] di cronaca universale che giungeva fino al 1125, affidando una continuazione, più vicina ai fatti dell'Italiameridionale a mano anonima, e riprendendo poi la parte finale, riguardante il resoconto, prevalentemente autobiografico, della missione ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] , soprattutto patronali, che fu una caratteristica del cattolicesimo controriformistico. Essa rappresentò un'eco interessante nell'Italiameridionale della polemica, iniziata nel sec. XVIII, contro la festa popolare corruttrice dei costumi e nefasta ...
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FIESCHI, Guglielmo
Andreas Kiesewetter
Nacque probabilmente intorno al 1215 da Opizzo di Ugo del ramo ligure dei conti di Lavagna, e da una Simona di cui non si conosce il casato. Sulla sua giovinezza, [...] dei feudi e la riscossione delle imposte, per diventare così l'arbitro della situazione di crisi in cui versava l'Italiameridionale e preparare l'arrivo nel Regno dello stesso Innocenzo IV. Prima che il legato, il 10 settembre, entrasse nel Regno ...
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FILANGIERI, Marino
Norbert Kamp
Nacque intorno al 1195 da Giordano, documentato come possessore di feudi a Nocera (Salerno) tra il 1176 e il 1227, e da Oranpiasa, in una famiglia discendente dal normanno [...] incarichi per conto della Curia e scambiò ripetutamente missive con lui a proposito dei cristiani di rito greco nell'Italiameridionale. Nel 1231 il F. condusse un'indagine sulla situazione del monastero di S. Tommaso a Rutigliano, presso Conversano ...
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GERARDO (Geraldus, Giraldus)
Norbert Kamp
Nacque, probabilmente in Lombardia, intorno al 1150. Non è noto il nome dei suoi genitori né il monastero in cui prese i voti. Non oltre il 1182 succedette all'abate [...] , al pari di Fossanova, acquisì una funzione chiave per la diffusione e la coesione interna dell'Ordine nell'Italiameridionale. Il capitolo generale ribadì l'autorità di G., dato che ricorse alla sua mediazione soprattutto a proposito di riforme ...
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ASSEMANI, Giuseppe Simonio
Giorgio Levi della Vida
Bibliotecario ed erudito maronita italianizzato, nato a Ḥaṣrūn, villaggio nel Libano settentrionale (secondo altri a Tripoli da famiglia originaria [...] vaticani; ma in realtà si tratta di un'estesa trattazione della storia medievale, speciahnente ma non esclusivamente ecclesiastica, dell'Italiameridionale giungente all'anno 828, in cui si fa largo uso (e in ciò ne consiste sopra tutto l'originalità ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] sicuramente verso il 1750, è tanto più preziosa in quanto rappresenta il solo esempio che ci sia pervenuto nell'Italiameridionale per l'epoca moderna. Questo documento pone in evidenza, nell'esperienza della santità, lo stretto legame tra il modello ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...