(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] Poi perseguendo una politica d’espansione ai danni dell’Italia, e approfittando dell’assenza di Stilicone impegnato contro Alani per assoggettare parzialmente a Bisanzio la parte meridionale della Spagna, conquiste riconosciute dallo stesso re ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] , in cui sorsero le odierne lingue neolatine o romanze; osco-umbro, parlato in età storica nell’Italia centro-meridionale; slavo, alla base dei gruppi dialettali moderni russo, ucraino, bielorusso, polacco, ceco, slovacco, sloveno, serbocroato e ...
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(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] dei Carpazi, e dei Greutungi (poi detti Ostrogoti), nella Russia meridionale. La successiva storia dei G. è la storia dei due solo in parte in sette codici di diversa ampiezza, scritti in Italia (eccetto uno) nel 6° sec. da scribi ostrogoti; autori ...
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Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] sopraffatti dal latino, non senza lasciare però notevoli tracce nel latino prima, e quindi nei dialetti neolatini dell’Italia centro-meridionale (per es., nn, invece di nd: quanno per quando). All’interno della famiglia indoeuropea, il gruppo o. si ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] ; area gallica, con tre gruppi di dialetti: francese, franco-provenzale e provenzale; area italiana, con i gruppi italiano centro-meridionale, sardo, italiano settentrionale e ladino; area daco-illirica, con due gruppi: il romeno e il dalmatico. ...
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(lat. Raeti) Antichi abitanti delle Alpi centro-orientali, suddivisi in tribù. Secondo gli autori antichi sarebbero stati di origine etrusca: all’arrivo dei Galli in Italia, si sarebbero insediati nelle [...] allineamento mediano, che segue la linea spartiacque compresa fra il Passo dello Spluga e quello di Resia, uno meridionale, che comprende i gruppi Ortles-Cevedale e Adamello-Presanella, uno settentrionale compreso nei Grigioni. Culminano nella parte ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] una lingua giudeo-italiana unitaria e documentata sul piano letterario si affermò nel 13°-14° sec. nell’Italia centro-meridionale, per poi diffondersi adattandosi alle parlate locali. Oggi ne sopravvivono varietà dialettali locali (giudeo-piemontese ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] e della scrittura: i settentrionali con la l. e con lo scempiamento delle doppie, i centro-meridionali senza né l’una né l’altro. Anche l’Italia centro-meridionale conosce fenomeni di l., ma di origine più recente e tuttora produttivi: tra cui quello ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , quasi identica all'area della Campania. L'estremo punto settentrionale, la Vetta d'Italia è anche il più settentrionale d'Italia (lat. 47°5′30′′), l'estremo meridionale è sui M. Lessini. Il compartimento formò dapprima una provincia unica: dal 1927 ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] da collocarsi nella sua fase più arcaica nelle steppe meridionali dell'Ucraina, è stata proposta da Gamkrelidze e . Cocchi, M. Giusti, M.R. Manzini et al., L'italiano come L2 nella scuola dell'obbligo. Il formarsi della competenza linguistica in ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...