L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] (2002), La Puglia, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 679-756.
Avolio, Francesco (1995), Bommèspre. Profilo linguistico dell’Italia centro-meridionale, San Severo, Gerni Editore.
Avolio, Francesco (2002), L’Abruzzo, in Cortelazzo 2002 et al., pp. 568-607 ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] così il settentrionale anguria invece di cocomero, il meridionale vongola invece di arsella, ecc.), la detabuizzazione a cura di C. Marello & G. Mondelli, Firenze, La Nuova Italia, pp. 37-52.
Serianni, Luca (1994), Norma dei grammatici e norma ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] fonosintattico (➔ raddoppiamento sintattico). Si tratta di una regola di ➔ sandhi esterno che riguarda le varietà centro-meridionali di italiano e che determina, in contesti specifici, l’allungamento della consonante iniziale di parola: [meˈta pːa ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] letteratura delle altre lingue». Sempre nel Trecento, il modello fiorentino si diffonde anche in centri dell’Italia centrale e meridionale come Perugia e Napoli. Il processo di unificazione della lingua letteraria, anzitutto poetica, procede – anche ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ), Kostanz, University of Konstanz.
Loporcaro, Michele (1995), Un capitolo di morfologia storica italo-romanza: it. ant. ne ‘ci’ e forme meridionali congeneri, «L’Italia dialettale» 58, pp. 1-48.
Migliorini, Bruno (1975), In bràccioli, in grèmbogli ...
Leggi Tutto
L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] nessi latini pl- e fl-, che in area mediana diventano /pj-/ e /fj-/ come in italiano, ma che, in diversi dialetti meridionali, e anche meridionali estremi, si trasformano, rispettivamente, in /kj-/ e /ʃ-/ (/ʧ-/): a Castel di Sangro (L’Aquila) [ˈkjan ...
Leggi Tutto
Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] paragona i cristiani ai fàini, parola che nel calabrese meridionale ha il significato di «germogli» (Compendio 1755: con il lessico più noto hanno consentito un amalgama pieno con l’italiano di uso comune.
Se ne ha conferma da un’indagine del 2008 ...
Leggi Tutto
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] della Toscana e della lingua letteraria (entrambe comunque ben documentate), includendo i dialetti dell’Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare, considerati oggetto di indagine scientifica a pari diritto rispetto alla lingua, studiati ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] (D’Achille 2007), come avviene in gran parte del Lazio; nelle zone meridionali già campane entrambi i dittonghi vengono pronunciati alla napoletana (➔ Napoli, italiano di), con la chiusura delle vocali e la vocalizzazione delle semiconsonanti. La ...
Leggi Tutto
Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] sono assimilabili ai dialetti di tipo settentrionale. Proprio in Lunigiana passano i limiti meridionali di molti fenomeni peculiari dei dialetti gallo-italici, quali lo scempiamento delle consonanti geminate intervocaliche (per es., tu[s]a «tosse ...
Leggi Tutto
meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...