GIOVANNI da Spoleto
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente nativo di Spoleto, che realizzò nel 1516, insieme con Vincenzo Tamagni, la decorazione ad affresco [...] , Roma 1987, pp. 551-568; La pittura in Italia. Il Cinquecento, II, Milano 1992, p. 730; G. Sapori, Di stanza o di passaggio. Pittori del Cinquecento in area umbra, in La pittura nell'Umbria meridionale dal Trecento al Novecento, Terni 1993, pp. 55 ...
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CORBI, Augusto
Gianluca Kannès
Originario di Masse di Siena, nacque nel 1837 - come risulta dall'atto di morte, non nel 1830, Come viene comunemente riportato - da Carlo ed Emilia Barbieri. La sua attività [...] tra i più stimati ed operosi professionisti della Toscana meridionale nel secondo Ottocento.
Studiò a Siena nel locale facciata per la sede centrale del Banco nazionale del Regno d'Italia. L'opera, che era allora in costruzione su progetto di ...
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CORBELLINI, Giacomo Antonio
Vera Nanková
Nacque nel 1674 c. a Lugano (Martinola, 1963), oppure a Laino, Como, nella Valle d'Intelvi (Cavarocchi, 1971). Stuccatore e plasticatore, dal 1698 al 1708 è [...] nel giardino del castello di Mikulov nella Moravia meridionale; nel 1701, sempre a Mikulov, nel Mikulov, Brno 1971, pp. 175 s.; F. Cavarocchi, Brevi precisaz. sull'attività in Italia di alcuni artisti comaschi, in Riv. di Como, 1971, n. 3, p. 11; ...
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BELLIAZZI, Raffaele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 9 dic. 1835. Si dedicò, da giovane, al mestiere paterno, la modellazione di elementi decorativi architettonici, ma da questa attività puramente [...] ma anche dei sostanziali limiti espressivi, del verismo meridionale della seconda metà dell'Ottocento: ed è significativo . espose a Milano la Primavera, che fu poi acquistata dal re d'Italia; del 1873 è l'Orfanella, che fu presentata a Vienna e in ...
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BRIANTI, Antonio
Paola Lavagetto Ceschi
Nacque a Parma il 15 apr. 1739. Allievo del pittore di decorazioni atchitettoniche Gaetano Ghidetti, lavorò a Parma sia in architettura sia in pittura di ornati, [...] Giovanni, e negli stessi anni rinnovò il fianco meridionale della chiesa del S. Sepolcro, distruggendo le , 195, 213, 216, 217, 222, 224, 254, 256; Inv.degli oggetti d'arte d'Italia, III, Provincia di Parma, Roma 1934, pp. 73, 75; M. Pellegri, E. A. ...
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ANDREA
Mario Pepe
Marmoraro romano il cui nome è associato a quello di Giovanni nel pulpito cosmatesco della chiesa di S. Pietro ad Alba Fucense (presso Albe); dall'iscrizione ("Civis romanus doctissimus [...] II, Dresden 1860, pp. 82 s.; G. Clausse, Les marbriers romains, Paris 1897, pp. 224-228; E. Bertaux, L'Art dans l'Italieméridionale, I, Paris 1904, pp. 575 s.; A. Venturi, Storia dell'Arte italiana III, Milano 1904, p. 774 nota 2; P. Toesca, Storia ...
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BIANCHI, Andriolo (Andreolo) de
Franco R. Pesenti
Il nome di questo architetto e orafo fu rivelato dal Tassi, che pubblicò il documento di consegna e di pagamento della croce processionale di argento [...] all'attività del B. il fregio del protiro meridionale della stessa chiesa, poiché le parti scultoree della Maggiore,ibid., XX(1926), pp. 143-149; Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, A. Pinetti,Provincia di Bergamo, Roma 1931, pp. 94 s.; C. ...
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BARILE (Barilla, Barilli), Aurelio
Silla Zamboni
Figlio di Albertino, nacque a Parma intorno al 1541, come si deduce dall'atto di morte del 27 apr. 1591, in cui il B. è getto "annorum 50 circa". Il [...] 1575 affrescò la volta della cappella dei Canonici nella navata meridionale della cattedrale di Parma, pel compenso di 20 scudi di Parma, Parma 1830, p. 91; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia [1789], Firenze 1834, IV, p. 90; S. Ticozzi, Diz. ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...