Chimica
Capacità di un composto o un sistema chimico di conservarsi invariato, di non subire modificazioni chimiche. Sono detti stabilizzatori (o sostanze stabilizzanti o solo stabilizzanti) le sostanze [...] (x), e cioè la variazione di V(x) in un intervallo di campionamento. L’importanza del criterio di Ljapunov risiede nella sua ωc, calcolata nel punto in cui il modulo di F(jω) è unitario.
Spesso si analizza il diagramma asintotico del modulo di F(s), ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] favore dei fenotipi corrispondenti a una delle estremità dell'intervallo della curva di variazione fenotipica della popolazione stessa; una selection del 1930, Fisher elaborò un modello unitario (conosciuto come runaway hypothesis) dell’evoluzione ...
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MEMBRANA
Antonio Pavan
Enrico Drioli
(XXII, p. 823)
Biologia. - Introduzione. - La m. è un componente essenziale di tutte le cellule degli organismi viventi. Una m. plasmatica, formata da un doppio [...] in linea generale a tutte le cellule, fu denominato unitario.
Nel corso degli anni Sessanta questo modello fu però di ultrafiltrazione sono microporose, con diametro nominale dei pori nell'intervallo 0,001÷0,1 μm. Queste m. sono permeabili ai ...
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Evoluzione. Plasticità del fenotipo
Massimo Pigliucci
Lo studio della proprietà di un genotipo di produrre differenti fenotipi quando esso viene esposto ad ambienti diversi (plasticità fenotipica) rappresenta [...] ) per ottenere stime di ereditabilità; inoltre, l'intervallo di confidenza di tali stime è talmente ampio da di base: perché consideriamo la plasticità come un qualcosa di unitario, che possiede una specifica base genetica? Sarebbe come domandarsi se ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] 2 o meno, con variazioni anche notevoli da caso a caso - che rappresenta un intervallo fra altri due periodi detti G1 e G2, sensibilmente più lunghi, fino a 18 politenici l'eterocromatina appare come un elemento unitario, cioè come l'esigua massa del ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] ecc. - che cambiano lo stato dell'organismo per un certo intervallo di tempo. Noi suggeriamo che l'essenza dei meccanismi di ne ha storicamente motivato, infatti, lo studio unitario.
Si distinguono la neuropatologia generale e la neuropatologia ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] dello sviluppo è che lo stato finale non è omogeneo o unitario, ma può essere suddiviso in un numero diverso di organi e . Calcoli genetici, basati sulla frequenza di loci vitali per intervallo cromosomico (v. Lefevre, 1 974), e dati molecolari, ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] periodicità dei gruppi di omotopia dei gruppi ortogonale, unitario e simplettico.
Processi di Markov e teoria del scoperti i fenomeni ottici non lineari che ampliano l'intervallo delle frequenze laser accessibili. Inoltre vengono sviluppati i laser ...
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Embriologia
Edoardo Boncinelli
SOMMARIO: 1. Lo sviluppo e l'embriologia: a) embriologia descrittiva; b) embriologia sperimentale. 2. La triade crescita-differenziamento-morfogenesi: a) crescita; b) [...] dei vari processi ontogenetici, presenta un aspetto più unitario e consiste in pratica nella descrizione degli effetti più larghe di 3-4 cellule e separate fra di loro da un intervallo (interstriscia) di 4-5 cellule: si usa parlare in questo caso di ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] a lungo termine non è un processo unitario mediato dalla progressiva maturazione di strutture corticali. di apprendimento. l neonati di 2 mesi dimenticano l'esperienza in un intervallo di 1÷ 3 giorni, mentre neonati di 3 mesi mostrano di ricordare ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento o fatto, o a una determinata situazione...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...