Locuzione latina usata nel linguaggio scientifico con riferimento a quei processi biologici che si fanno avvenire in provetta o in altro recipiente di vetro o, comunque, al di fuori dell’organismo vivente. [...] La locuzione in vivo si usa invece con riferimento a osservazioni che si compiono su cellule o tessuti viventi. ...
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Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione invitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste [...] manipolazioni genetiche è possibile produrre nuove combinazioni di geni, determinare specifiche mutazioni, introdurre geni in cellule in cui essi possono esprimere nuove funzioni.
La locuzione fu introdotta da R.D. Hotchkiss nel 1965 per designare l’ ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] ovata, Opuntia vulgaris ecc.).
Un capitolo interessante dell’embriogenesi si è aperto con lo sviluppo delle tecniche di coltura invitro di cellule e tessuti. Esse possono venir utilizzate per la propagazione massiva e la produzione di un grandissimo ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] molecolare un potente strumento di amplificazione genica invitro.
Abstract di approfondimento da DNA antico di che causano l’AIDS (HIV-1 e HIV-2) ebbero origine in Africa, probabilmente attraverso la mutazione di virus delle scimmie. L’analisi ...
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In biologia, a. genica: fenomeno per cui una cellula può moltiplicare più volte un gruppo di geni e cioè produrre un gran numero di copie di segmenti di DNA. Ciò avviene generalmente quando le cellule [...] l’a. di particolari geni che determina la loro conversione in oncogeni. Talvolta il DNA amplificato può rimanere legato alle di piccoli tratti di DNA effettuata invitro mediante la tecnica della PCR (➔), in cui l’oligonucleotide usato come innesco ...
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In genetica molecolare, sequenza di DNA il cui prodotto (proteina r.) si può riconoscere mediante saggi invitro. Serve a identificare le sequenze di DNA preposte alla regolazione dei geni. L’espressione [...] della sequenza codificante di un gene con una sequenza reporter. Il gene così modificato si può inserire in vari punti del genoma e in varie cellule. Il livello, il tempo e la specificità cellulare della produzione della proteina r. rifletteranno l ...
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In biologia, sigla di complementary DNA, indicante il DNA sintetizzato invitro a partire da uno stampo di RNA maturo mediante la trascrittasi inversa. Costituisce un tratto di DNA del genoma corrispondente [...] alla sequenza di un gene trascritto senza introni, né promotori, né sequenze di regolazione ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] ; nel 1993 R. Stillmann e J. Hall affermarono di aver ottenuto embrioni umani identici mediante il metodo della separazione invitro di cellule embrionali. Esperimenti del secondo tipo di c. erano invece stati effettuati già negli anni 1970 da J ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] determinati geni (in certi casi dopo averli opportunamente modificati invitro, per esempio ′B, diverse dalla 5′A e dalla 3′A e così via. Quindi, se in un esperimento di amplificazione mediante PCR effettuato sul DNA di un certo soggetto, si usano ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo [...] invece presente nelle cellule della linea germinale. La perdita della capacità proliferativa è associata alla perdita dei t.: invitro le cellule prelevate da individui molto giovani si dividono circa 90 volte mentre quelle di individui più vecchi si ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.