In biologia, a. genica: fenomeno per cui una cellula può moltiplicare più volte un gruppo di geni e cioè produrre un gran numero di copie di segmenti di DNA. Ciò avviene generalmente quando le cellule [...] l’a. di particolari geni che determina la loro conversione in oncogeni. Talvolta il DNA amplificato può rimanere legato alle di piccoli tratti di DNA effettuata invitro mediante la tecnica della PCR (➔), in cui l’oligonucleotide usato come innesco ...
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In genetica molecolare, sequenza di DNA il cui prodotto (proteina r.) si può riconoscere mediante saggi invitro. Serve a identificare le sequenze di DNA preposte alla regolazione dei geni. L’espressione [...] della sequenza codificante di un gene con una sequenza reporter. Il gene così modificato si può inserire in vari punti del genoma e in varie cellule. Il livello, il tempo e la specificità cellulare della produzione della proteina r. rifletteranno l ...
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In biologia, che proviene da un unico clone di cellule ed è per questo provvisto di caratteristiche morfologiche, fisiologiche, genetiche ecc. identiche a quelle delle altre cellule del clone.
Anticorpi [...] m. Anticorpi liberati da cellule ibride capaci di riprodursi indefinitamente invitro, appartenenti alla stessa linea di proliferazione, ottenute dalla fusione di una cellula di mieloma murino (ad attività proliferativa teoricamente illimitata) con ...
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In biologia, la riorganizzazione di un organismo da parte delle cellule che lo costituiscono, dopo la loro dissociazione. La r. si può verificare nelle Spugne, nei Celenterati e in altri organismi inferiori. [...] Anche cellule dissociate di Vertebrati, coltivate invitro, possono dar luogo a fenomeni di r. di tessuti e organi. ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] di un’unica cellula (clone). Essi si ottengono fondendo cellule di mieloma di topo (cellule tumorali in grado di crescere invitro ma incapaci di produrre anticorpi) con cellule normali ottenute dalla milza di un topo immunizzato contro uno ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] determinati geni (in certi casi dopo averli opportunamente modificati invitro, per esempio ′B, diverse dalla 5′A e dalla 3′A e così via. Quindi, se in un esperimento di amplificazione mediante PCR effettuato sul DNA di un certo soggetto, si usano ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] ; nel 1993 R. Stillmann e J. Hall affermarono di aver ottenuto embrioni umani identici mediante il metodo della separazione invitro di cellule embrionali. Esperimenti del secondo tipo di c. erano invece stati effettuati già negli anni 1970 da J ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] da G. Samuel e J. Bald nel 1933.
La coltura su larga scala dei v. si ottenne solo dopo l’introduzione delle colture invitro di tessuti di mammiferi (H. Maitland e M. Maitland, 1928) e delle uova fecondate di pollo (A. Woodruff e E. Goodpasture, 1930 ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] sincrotrone. Le c. si possono isolare dai diversi tipi di tessuti di appartenenza e far crescere invitro: da queste c. si possono isolare gli organelli in forma pura e quantificare e isolare i singoli tipi di molecole e di ioni presenti. La tecnica ...
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Neurobiologa italiana (Torino 1909 - Roma 2012). Con Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso), è stata insignita nel 1986 del premio [...] . La tesi venne approfondita e precisata con nuove esperienze, condotte nel 1952 con la cultura invitro all'Istituto di biofisica dell'università di Rio de Janeiro, in collaborazione con H. Mayer, allieva di E. Fisher. Tornata nel 1953 a St. Louis e ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.