Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] , L'Italia e la navigazione mediterranea dopo la fine dell'impero d'Occidente, ibid., pp. 381-434; Les Vikings, les Scandinaves capitale dell'imperoromano (286-402 d.C.), Milano 1990, pp. 237-39; G. Bonora Mazzoli, Le vie di comuni- cazione ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] di ogni grande epoca artistica e come si possa, volendo, rintracciare un Kitsch ante litteram nel grande mercato dell'ImperoromanoOccidente finisce con i movimenti del rigorismo e dell'ascetismo estetico che, sotto il nome generalizzato di Bauhaus ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] dei cambiamenti nel quadro europeo-mediterraneo e ne fissano la data al sacco di Roma da parte di Alarico, nel 410. La deposizione dell'ultimo imperatoreromano d'Occidente nel 476 è stata ritenuta da altri una data significativa, quantunque all ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] erano molto meno numerose e certamente meno forti che in Occidente a causa della coincidenza fra villaggio e signoria fondiaria e rispetto al colonato del basso Imperoromano) nascono per esigenze fiscali in presenza di Stati con poteri coercitivi e ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] 'Occidente medievale
Mentre la ruota idraulica rimase sempre in uso dopo la caduta dell'Imperoromano, Secondo uno studioso "l'innovazione è dovuta a uomini di rare capacità innate che di tanto in tanto colgono direttamente l'essenza della verità" ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’imperodi Antonio Carile
Il termine [...] -311, che terminò con gli editti di tolleranza del 311 di Galerio e Costantino e del 313 di Costantino e Licinio.
Il cristianesimo si diede un’impalcatura amministrativa modellata sulla struttura cittadina dell’Imperoromano. Si distinse fra un ceto ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] menzione della processione dal Padre fu operata in Occidente per influsso della teologia di Agostino e s’impose progressivamente, non senza impero una formula di fede unica. A Roma si manifestò una certa resistenza a sostituire l’antico s. romano con ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] , Sartre correggeva alquanto il tono imperativo dell'editoriale della rivista, e Occidente tutta una serie di periodici - Grani (Limiti) di Francoforte, Russkaja mysl´ (Il pensiero russo) di Parigi, Novyj žurnal (La nuova rivista) di New York - o di ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] Tebani del Nuovo Impero appaiono, per esempio, figure di cantatrici e di crotaliste in servizio di semplici acclamazioni a quelli, ben altrimenti capaci di artistiche costruzioni, dell'antifonia (dalla Siria trasmessa all'Occidente ambrosiano e romano ...
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SOFIA (A. T., 81)
Giuseppe CARACI
Bogdan FILOV
Enrico DAMIANI
Saul MEZAN
Capitale del regno bulgaro, una delle più importanti città della regione balcanica (42° 41′ 40′′ N., 23° 19′ 39″ E.). È situata [...] esercitata su Sofia dall'Occidente europeo è ben riconoscibile, soprattutto quando si confronta l'aspetto di Sofia con quello difensore di Sofia. Per più di quattro secoli fu la capitale del "beglerbeg" delle provincie europee dell'Impero e cominciò ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...