URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065; III, 11, p. 1043)
Domenico Ruocco
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Cesare G. De Michelis
Sergio Rinaldi Tufi
Xenia Muratova
La trasformazione di [...] ; 3) la regolamentazione giuridica; 4) il controllo sull'esecuzione delle direttive.
1) Dato il carattere imperativo della pianificazione, le direttive del piano erano trasmesse dall'alto all'unità produttiva attraverso un'organizzazione rigidamente ...
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ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] tanto lontani dall'ordinaria ragionevolezza, trascendendo i termini tenuti da un'arte più matura: essi estrinsecano intensamente ora l'atto imperativo del creatore, ora lo slancio reciproco di Adamo e di Eva, come gli altri affetti. Così, altre opere ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] a essa autorità e prestigio anche di fasto esteriore; forse per questo e per affermare una derivazione di poteri dagl'imperatori romani si orna del titolo di Flavio. Cerca di contenere il potere dei duchi cui toglie parte delle terre per costituire ...
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VITTORIO EMANUELE II, ultimo re di Sardegna, primo re d'Italia
Walter Maturi
La giovinezza. Il duca di Savoia (1820-1849). - Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tomaso nacque a Torino [...] et que personne ne nous la fera baisser; et qu'avec tout cela je ne désire autre chose qu'être son ami". L'imperatore si calmò, non solo, ma finì col ritenere finalmente venuto il momento di realizzare in Italia i suoi disegni di politica estera e ...
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POTERI
Donato DONATI
Francesco ROVELLI
Giovanni SALEMI
Guido ZANOBINI
Divisione dei poteri. - Distinta dalla dottrina puramente giuridica e teorica della classificazione delle funzioni dello stato [...] del potere statale non può essere in ogni sua esplicazione limitato e vincolato dal diritto. La legge, per sua natura, è un imperativo generale e astratto, e le esigenze, alle quali lo stato deve provvedere, sono così varie e complesse, che non è ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] tubercolare o che siano dediti all'uso di droga. Lo sviluppo di nuovi farmaci antitubercolari è reso imperativo dal progressivo diffondersi di ceppi di micobatteri resistenti alla terapia classica (isoniazide-rifampicina-pirazinamide-etambutolo). La ...
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NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] poesia, tale che nell'elementarità dell'esperienza spirituale da cui nasce è permeata di poesia, dappertutto, anche là dove imperiosa irrompe la predicazione del riformatore. La prima parte fu scritta nel febbraio del 1883 a Rapallo; la seconda parte ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] l'Italia contro Annibale, che conquistarono la Cisalpina e la Spagna, che umiliarono i re dell'Oriente, che fondarono l'Impero. Perciò quello che di C. ci rimane è venerando monumento della nostra storia.
Fonti: Le principali sono i fr. degli ...
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Magistratura
Mario Cicala
Magistratura e magistrature
Nell'odierno diritto pubblico italiano con il termine magistratura viene indicato un ufficio oppure (più frequentemente) un complesso coordinato [...] separazione dei poteri e della sovranità popolare si traducono dunque soltanto in un vincolo deontologico ma pur sempre imperativo per i magistrati, che debbono sforzarsi di applicare la legge, e non modificarla, almeno intenzionalmente. Il principio ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] cosa un individuo facesse sarebbe in contraddizione con quanto il messaggio richiede: se non facesse nulla violerebbe l'imperativo di fare qualcosa, ma se aderisse all'ingiunzione non soddisferebbe la richiesta esplicitata dal messaggio. Modalità di ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...