FOÀ, Pio
Antornio CESARIS-DEMEI
Anatomo-patologo, nato a Sabbioneta il 26 gennaio 1848, morto a Torino il 6 ottobre 1923. Combatté a Bezzecca nel 1866 come volontario garibaldino. Laureatosi a Pavia [...] ). Notevoli contributi portò all'ematologia; tra i primi in Italia s'occupò di batteriologia e d'immunologia: sono classici i suoi lavori sull'infezione da diplococco pneumonico, sull'eziologia pneumococcica delle meningiti, sull'immunizzazione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento la chirurgia subisce numerose trasformazioni: si afferma l’idea [...] del paziente) induce negli Stati Uniti esperimenti su gemelli monozigoti. Negli stessi anni le ricerche condotte dall’immunologo inglese di origine libanese Peter Madawar (1915-1987) sulla rigenerazione dei tessuti e la tolleranza immunitaria portano ...
Leggi Tutto
(o chimica biologica) Disciplina biologica che studia le sostanze che costituiscono la materia vivente e in particolar modo le incessanti trasformazioni (metabolismo intermedio) cui la materia vivente [...] .
Un notevole contributo all’approfondimento di problemi di biologia molecolare, di chimica delle proteine e d’immunologia è venuto dallo sviluppo di tecniche elettroforetiche, quali il blotting e l’elettroforesi in campo elettrico alternato ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] Georges Köhler e César Milstein che, negli anni 1973-1975, portarono alla produzione di anticorpi monoclonali partendo da ricerche di immunologia di base. Da queste ricerche scaturì tuttavia uno strumento di lavoro che va ben oltre gli interessi dell ...
Leggi Tutto
CENTANNI, Eugenio
Arnaldo Cantani
Nacque a Montotto, una frazione di Monterubbiano (Ascoli Piceno), l'8 genn. 1863 da Antonio e da Anna Lucci. Si laureò in medicina e chirurgia nel 1888 presso l'università [...] l'anat., patol. ..., XLVI (1965), pp. 819-836; M. Pantaleoni-R. Bernabeo, E. C. patologo e il suo contributo in campo immunologico, in Atti d. XXI Congresso internaz. di storia d. medicina, Siena 1968, pp. 1281-87; I. Fischer. Biograph. Lexikon der ...
Leggi Tutto
WASSERMANN, August von
Agostino PALMERINI
Mario BARBARA
Medico, nato il 21 febbraio 1866 a Bamberga, morto il 16 marzo 1925 a Berlino. Si laureò a Strasburgo nel 1888; nel 1890 divenne assistente nell'Istituto [...] con R. Pfeiffer, L. Brieger, C. Bruck, J. Citron nello studio dei più importanti problemi della moderna immunologia. È particolarmente noto per avere indicato un metodo largamente applicato per la diagnosi della sifilide: la cosiddetta reazione di ...
Leggi Tutto
LUSTIG, Alessandro
Patologo, nato a Trieste il 5 maggio 1857. Si laureò nel 1882 a Vienna (e poi in Italia) dove nel 1881 aveva fondato il primo Circolo accademico italiano fra gli studenti delle terre [...] laboratorio annesso all'Istituto dì studî superiori e di perfezionamento a Firenze, dove insegnò anche batteriologia e immunologia. Diresse campagne antimalariche e anticoleriche in Sardegna; fu in India al servizio del governo britannico durante la ...
Leggi Tutto
immunità
Acquisizione da parte dell’organismo di capacità difensive specifiche dopo un’infezione, al fine di preservare l’individualità e l’integrità nei confronti di contaminazioni provenienti dall’ambiente [...] clonale, la produzione di risposte immunitarie umorali e cellulari sempre più specifiche e il fenomeno della memoria immunologica, sono raggruppati nella così detta immunità specifica (anche detta acquisita o adattativa).
Livelli di difesa nei ...
Leggi Tutto
Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] vaccino; un successivo innesto nello stesso soggetto di pus vaioloso umano (atto profilattico già in uso prima di J., ma molto pericoloso) non attecchì. Le intuizioni di J. furono poi confermate dalle ricerche condotte nel campo dell'immunologia. ...
Leggi Tutto
ASCOLI, Alberto
Giuseppe Armocida
Nacque a Trieste il 15 ag. 1877, da Annibale e da Ida Levi. I due fratelli maggiori, Maurizio e Giulio, medici, raggiunsero presto brillanti affermazioni in campo scientifico [...] patologia generale e di anatomia patologica.
Egli aveva ormai raggiunto in campo scientifico una posizione solida e notorietà come immunologo e cultore degli studi biochimici e veterinari. Le sue iniziative e il suo valore si erano imposti anche al ...
Leggi Tutto
immunologia
immunologìa s. f. [comp. di immuno- e -logia]. – Ramo della scienza medica che ha per oggetto lo studio dei varî fenomeni attinenti all’immunità.