Esploratore dell'Africa (Casteggio, Pavia, 1847 - Dancalia settentr. 1881); partito col proposito di raggiungere O. Antinori nello Scioa, traversò da solo il deserto da Zeila a Harar. Stabilitosi quindi [...] ad Assab per conto della Compagnia Rubattino, organizzò una spedizione nell'interno e, con pochi marinai al comando del tenente G. Biglieri, raggiunse Beilul e s'inoltrò quindi nella valle del Gualima. ...
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ABEBA Durante la seconda Guerra mondiale, in seguito alla perdita dell'Eritrea, della Somalia e del territorio dell'Harar, Amedeo di Savoia-Aosta, comandante superiore delle forze armate italiane in AOI [...] decise di cedere al nemico Addis Abeba e di chiudersi in un ridotto sull'Amba Alagi coi superstiti della battaglia di Cheren. Nella città, occupata dagli Inglesi il 6 aprile 1941, venne lasciato un presidio ...
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Nome con il quale venne designato nel 1936 il complesso dei territori costituito dai possedimenti coloniali italiani della Somalia, della Colonia eritrea e dell’Impero etiopico. Retta da un governatore [...] , con titolo di viceré, era ripartita nei governi dell’Amhara (con capoluogo Gondar), dei Galla e Sidama (Gimma), dello Harar (Harar) e dello Scioa (Addis Abeba, sede del viceré), cui si aggiungevano i governi dell’Eritrea (ingrandita del Tigré e di ...
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(in ‛afar e in etiopico adá̄l) Nome di un ramo degli ‛Afar (Dancali), la cui primitiva sede era nella regione di Tagiura, esteso poi dagli Abissini ai Dancali abitanti la zona fra il basso Auasc e il retroterra [...] il sultanato sito fra Auasc, Golfo di Aden (compreso il porto di Zeila) e altopiano di Harar. Il sultanato, che ebbe per centro principale Dakar e poi Harar, nel sec. 16°, dopo i rovesci subiti per mano degli Abissini e in seguito a lotte intestine ...
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. Territorio dell'Etiopia; così è chiamato dagli Abissini a lingua amarica la zona occupata dalle genti galla Arsi, soprattutto dedite alla pastorizia, in maggioranza musulmane, il resto pagane e per piccola [...] Šālp̀ incluso, confinante a N e O con lo Scioa, a O con il Caffa, a S con il Sidamo e la provincia di Harar, che lo delimita anche a E. Capoluogo è Asallp̀.
Bibl.: E. Cerulli, Alle sorgenti dell'Uabi-Uebi Scebeli, Milano 1932; Consociazione Turistica ...
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ZEILA (A. T., 116-117)
Enrico Monaldini
Città della Somalia Britannica, bagnata dalle acque del Mar Rosso; sorge su una piccola penisola separante due modeste baie poco profonde, cosicché le navi di [...] importanza al commercio; essa dista 145 km. da Bāb el Mandeb e 232 km. da Aden, ed è il più diretto sbocco di Harar: è frequentata da commercianti arabi, ebrei e greci. Tra i prodotti importati prevalgono il cotone, il riso, le sete e i datteri; tra ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] dalla roccia, comuni nel Tigrai e nel Lasta (Lalibela, chiese monolitiche di Bet Giyorgis, Bet Golgota ecc., 12°-14° sec.). Harar è connotata dall’influenza della cultura arabo-islamica, esempio della quale è l’importante moschea di al-Jami (16° sec ...
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LICATA, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 23 giugno 1856 da Antonio, siciliano, professore di pittura, e da Orsola Faccioli, vicentina, maestra di disegno. Conclusi gli [...] in Africa orientale organizzata dal conte G.P. Porro, presidente della Società milanese d'esplorazione geografica e commerciale per l'Harar, che il 2 genn. 1886 partì da Napoli diretta ad Aden. Il 26 aprile giunse in Italia un messaggio telegrafico ...
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BAUDI DI VESME, Enrico Benedetto
Romain Rainero
Nato a Torino il 21 nov. 1857 da Carlo e da Amata de Courbeau-Vaulserre, erudito e uomo politico, studiò dapprima a Moncalieri, entrando poi nella scuola [...] 'idea di seguire ancora il corso dello Uebi Scebeli e retrocedettero, dirigendosi verso Harar e percorrendo zone devastate dalle razzie degli Abissini. Vennero arrestati ad Harar, ma poi, liberati, furono ben ricevuti a Combolcià dal governatore dell ...
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D'ALBERTIS, Enrico Alberto
Francesco Surdich
Nacque a Voltri (Genova), dove la famiglia possedeva una fiorente industria laniera, il 23 marzo 1846, ultimo di tre fratelli, dal cavaliere Filippo e da [...] ecc., Torino 1904, e in edizione francese,Il Cairo 1905; In Africa. Victoria Nyanza e Benadir, Bergamo 1906; Una gita all'Harar, Milano 1906; Una gita alle rovine di Zimbabui, in Boll. della Soc. geograf. ital., XLV [1908], pp. 1251-83; Periplo dell ...
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herati
〈he-〉 s. m. [dal pers. harātī (in pronuncia turca herātī), agg. di Harāt, Herāt, città e provincia dell’attuale Afghanistan]. – Motivo ornamentale tipico di molti tappeti persiani (bigiar, ferahan, ecc.), costituito da una rosetta più...
zimbabwese
żimbabwese ‹-abu̯é-› agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo allo Zimbabwe, repubblica dell’Africa meridionale confinante con la Repubblica Sudafricana, il Botswana, lo Zambia e il Mozambico. Come sost., abitante o nativo della...