Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] i cicli è la fusione di 4 protoni in un nucleo di elio, con la liberazione di un’energia di 26,7 MeV.
Quando una s. ha ‘bruciato’ l’idrogeno disponibile, se la sua massa è abbastanza grande (M≳0,5 M⊙) si innesca la fusione dell’elio in carbonio ...
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Archeologia
Lastra oblunga di marmo o pietra con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e simili, piantata ritta nel terreno o su base, per ricordare un seppellimento (s. funeraria), lo scioglimento di [...] .
In Mesopotamia (3°-2° millennio a.C.) la s. ha essenzialmente fine celebrativo o culturale; in Egitto invece, pure ° sec. a.C. dal bassorilievo si passa all’altorilievo e la s. assume il carattere di un’edicola con due o tre figure aggruppate. ...
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soia Nome comune di Glycine max (v. .), pianta annua delle Fabacee. Interamente ricoperta di fitti peli, ha fusti eretti e ramificati, foglie composte, simili a quelle del fagiolo, fiori in fascetti, con [...] ) oppure, tagliata in striscioline o in pezzetti, per preparare zuppe.
La produzione mondiale di s. è caratterizzata da un elevato e costante ritmo di crescita: nel 2008 ha sfiorato il tetto dei 231 milioni di t, con un incremento di quasi il 45 ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] è diventato quasi ovunque un’ulteriore fase unitaria di studi, comune a tutti. Il corso superiore di scuola s., invece, ha mantenuto dovunque una differenziazione più o meno marcata degli indirizzi di studio; tuttavia in alcuni ordinamenti sono state ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] fisiologia sono, tra gli altri, da ricordare R. Hooke, N. Grew, M. Malpighi, S. Hales, J. Priestley, N.T. de Saussure, i De Jussieu e i De Candolle delle cellule e degli organismi vegetali, ha permesso di rivalutare la morfologia, l’istologia ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] si invia, invece, nell’autoclave aria in pressione e s’introduce poi sotto pressione l’antisettico che penetra insieme all che, tagliato in tavole, è usato per i rivestimenti (non ha, mancando la struttura a fibre, le proprietà meccaniche del l. ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] Quando i gameti maschili e femminili sono prodotti da individui diversi, si ha la condizione dei s. separati (gonocorismo o dioicismo); quando invece i gameti dei due s. sono prodotti da un solo individuo, contemporaneamente o in tempi successivi, si ...
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Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] teoria evolutiva degli ‘equilibri intermittenti’, proposta da N. Eldredge e S.J. Gould coerentemente con i progressi della genetica (➔ equilibrio), la principale forza selettiva che ha influito nel corso dell’evoluzione degli esseri viventi è stata ...
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Organo fondamentale delle piante, di solito in forma di lamina e di colore verde, che ha soprattutto la funzione di organizzare il carbonio e di eliminare, attraverso la traspirazione, l’acqua in eccesso. [...] lamina; la base è la porzione con la quale la f. s’inserisce sul caule ed è la meno appariscente, tuttavia può avere vario cilindrico o semicilindrico con il lato piano volto verso l’alto; ha la funzione di reggere la lamina in modo che questa abbia ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] .
L’area occupata dalla v. europea e dai vitigni coltivati in Europa e nei paesi adiacenti è notevolmente estesa; molta importanza ha anche l’altitudine, il cui limite massimo è naturalmente in funzione della latitudine (per es., è di circa 300 m in ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...