L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] dell'arte greca portati dai trionfatori delle campagne d'Oriente, giunsero a Roma artisti greci che operarono età arcaica, le offerte fittili hanno la massima diffusione a Roma e nell'Italia centrale tra la seconda metà del IV e il II-I sec. a ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] un secolo e mezzo fa la penna d'oca fu sostituita dal pennino d'acciaio, e di recente questo ha lasciato stesso periodo in cui gli autori greci cominciarono a interessarsi alle invenzioni, fu a tanta perfezione nell'Italia centrale.
Verso il 1500 ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
di Giuseppe M. Della Fina
Delineare un quadro sintetico della struttura [...] Il mare, la morte, l'amore. Gli Etruschi, i Greci e l'immagine, Roma 1999; Piceni. Popolo d'Europa (Catalogo della mostra), Roma 1999, pp. 73-84, 86-92; E.M. De Juliis, I fondamenti dell'arte italica, Roma - Bari 2000; A. Guidi, Preistoria della ...
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Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] ampiamente divergenti: busti di imperatori romani, o ritratti greci, teste di erme, o le teste di divinità poste , in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, catalogo della mostra, a cura di C.D. Fonseca, Roma 1995, pp. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La trasmissione del sapere
Jacqueline Hamesse
La trasmissione del sapere
Durante l'età medievale la trasmissione del sapere scientifico [...] aristotelico, così come alle opere scientifiche greche e arabe, consentì d'incrementare sia gli studi sia le Dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia, 1973).
Haskins 1927: Haskins, Charles H., Studies in the history ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] pantomimi. Il latino dicere e digitus hanno, come in greco, lo stesso etimo. Nel dramma classico la parola prevale d'Orléans accusata di stregoneria. Più di recente, film significativi in questo senso sono: Nama-ye nazdik (1990; distribuito in Italia ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] a Hölderlin, a Keats, e, in Italia, a certi aspetti della sensibilità di un in grado di notare e neppure sospettare (d’altro canto, l’Alexander di Stone è museali del Comune di Roma porta il nome greco di Zètema (ma ovviamente non ci si aspetta ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] di tempo larga diffusione assumono le iconografie di origine greca, come la colonna ionica o dorica, il -510; S. Moscati, Le stele puniche in Italia, Roma 1992; E. Puech, La stèle de Bar Hadad à Melqart et les rois d'Arpad, in RBi, 99 (1992), pp. ...
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La censura
Victor Zaslavsky
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all’informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] di questa convinzione i filosofi greci formularono la prima difesa razionale devastare le sedi di giornali dei partiti d’opposizione. Infine, l’attentato a Mussolini nazista è stato più breve che nell’Italia mussoliniana, a causa del grado di violenza ...
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osservatorio
osservatòrio [Der. del lat. observatorium, da observare: → osservazione; nell'uso scient. è spesso sentito come nome proprio e quindi con l'iniziale maiusc.] [LSF] Luogo di osservazione, [...] e certamente ne ebbero anche i Greci, che dedicarono particolare attenzione all' dei naviganti. Il primo O. italiano con caratteri di istituto scient. sorse di Plateau Karroo, a 1760 m.s.m. (d) O. dell'America Settentrionale. Numerosi sono gli O ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...