Michele Filippelli
Abstract
L’equo compenso per l’avvocato è frutto di un articolato processo normativo che affonda le sue radici nell’evoluzione legislativa, dottrinale e giurisprudenziale dell’istituto. [...] principio della successione temporale, ma agisce nel rispetto del principio di specialità, in quanto precisa i criteri a cui il giudice dovrà attenersi e dai quali non potrà discostarsi (Cass., sez. II, ord., 17.1. 2018, n. 1018; Cass., sez. II ...
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Pegno non possessorio
Davide Achille
Sulla base delle istanze di modernizzazione del sistema delle garanzie reali avanzate da tempo in dottrina nonché nel duplice e collegato intento di rilanciare il [...] con le altre procedure esecutive, il co. 7-quater dell’art. 1 d.l. n. 59/2016 ha previsto che il giudice dell’esecuzione debba autorizzare il creditore istante all’escussione del pegno, stabilendo nel decreto il tempo e le modalità dell’escussione ...
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FIORE, Pasquale
Paolo Camponeschi
Nacque a Terlizzi (Bari) l'8 apr. 1837 da Annibale e da Marianna Salvemini. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel seminario di Molfetta, si iscrisse alla facoltà [...] La novità dell'impianto dello scritto su questo punto consisteva nell'aver introdotto una differenza tra il potere di giudicare, che naturalmente incarnava la sovranità come ogni altro potere dello Stato, e la sentenza emanata dal magistrato che atto ...
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BORRELLI, Pasquale
Antonio Allocati
Nato a Tornareccio (Chieti) l'8 giugno 1782 da Gaudenzio, medico, e da Concetta D'Antonio, studiò dapprima privatamente sotto la guida di un parente sacerdote, entrando [...] passando poco dopo con la medesima carica alla prefettura di polizia. Desideroso di entrare in magistratura, ottenne la nomina a giudice di appello nel 1813 ed esercitò tale funzione fino al 1817. In quell'anno fu destituito da Ferdinando I sotto l ...
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LELIO, Antonio
Silvano Giordano
Nacque a Fermo da una famiglia del patriziato locale e fu battezzato nella parrocchia dei Ss. Salvatore e Leone il 16 giugno 1584. Dal registro di battesimo risulta figlio [...] era quella di verificare le accuse giunte a Roma nei confronti del Lelio. Il nunzio diminuì le tasse del suo tribunale, giudicate eccessive, e tolse al L. 4000 ducati che egli si era attribuito per amministrare le entrate della sede vacante di Toledo ...
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Diritto
L’inabilitazione è una misura di protezione posta a favore di un maggiore di età e di un minore non emancipato nell’ultimo anno della sua minore età che, a causa di a) infermità di mente non tanto [...] art. 427 c.c.). L’inabilitato può continuare l’esercizio di un’impresa commerciale soltanto se autorizzato dal tribunale su parere del giudice tutelare. Quando cessa la causa dell’inabilitazione, questa può essere revocata (art. 429 c.c.); in caso di ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] dal presidente del tribunale, ma a solo titolo consultivo. La decisione della lite non è quindi devoluta al collegio, ma al giudice unico che è anche il sovrano o il feudatario.
Il sovrano, secondo l'ordinamento feudale, può anche concedere ad altri ...
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OPERA NUOVA, Denunzia di
Fulvio MAROI
L'operis novi nuntiatio nel diritto romano era un mezzo di difesa preventiva della proprietà nei rapporti di vicinanza.
Rimedio non ignoto all'antico diritto civile, [...] l'opera è stata già costruita, il pretore non può ordinarne la demolizione, ma deve limitarsi a rimettere la causa al giudice di merito (art. 940 cod. proc. civ.). Se l'opera viene continuata, nonostante l'inibitoria giudiziale, si può incorrere in ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] il B. 1415 (VI, p. 364), il B. 1416 (VI, p. 364), il B. 143 (VI, pp. 364 s., dove B. 1418 viene giudicato senz'altro Hauptstück dell'intera impresa [cfr. anche p. 370]. Quest'ultima opinione sembra ripetuta dal Sighinolfi, p. 276, e potrà oggi essere ...
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Alessandro Natucci
Abstract
Dopo aver considerato le servitù coattive quali diritti reali, e illustrato il carattere dell’utilità fondiaria, che le caratterizza in quanto tali, vengono analizzate le [...] negli artt. 1055 c.c. e 1049, co. 3, c.c., secondo i quali le relative servitù possono essere soppresse dal giudice, a istanza del proprietario dell’uno o dell’altro fondo. A proposito di necessità e delle esigenze sociali sottostanti, va ricordato ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....