PILA
Giovanni Giorgi
. Si dà il nome di pile elettriche, in generale, a quei generatori di corrente elettrica che non hanno organi in movimento e quindi non trasformano energia meccanica, ma solamente [...] ferrici e così via, possono sostituirsi alla miscela cromica del Poggendorff; press'a poco qualunque liquido ossidante e clorurante è buono a questo scopo. I risultati ottenuti non sono stati però molto felici; solo in alcuni casi si ha il vantaggio ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] -lihêt-an "aspetto". Spesso le parole formali o gli elementi formativi attirano l'accento su di sé; così nel Bari abbiamo ló-but buono, ná-but buona, kó do con te, í hak sulla terra (cfr. in greco πρός με, ὑπέρμορον, in latino de-nuo, in russo o-kolo ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] fonti predette è dualistica. Ahura Mazdāh (o, nella forma propria di questa letteratura medievale, Ōrmazd, è il dio buono abitante nell'alto, esistente dall'eternità, in eterna luce e onniscienza, mentre lo spirito malvagio, Ahriman, esiste anche ...
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MESSINA (gr. Ζάγκλη; Μεσσάνα; lat. Messana; A. T., 27-28-29)
Giuseppe CARACI
Guido LIBERTINI
Enrico MAUCERI
Guido LIBERTINI
Nino CORTESE
Tammaro DE MARINIS
Giuseppe CARACI
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Città della Sicilia [...] adottò come sue le consuetudini messinesi, che altrettanto fece per buona parte di esse Palermo, e che ancora nel 1697, di Carlo V per la spedizione di Tunisi e quelle di don Giovanni d'Austria per la battaglia di Lepanto. Inoltre, nel Cinquecento ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] sipario calato, evoca al palcoscenico per applaudirlo. Fino a Giovanni Emanuel, gli attori portavano baffi e pizzo, come voleva , tranne F. A. Bon, già vecchio; ma un complesso buono, omogeneo. Il repertorio fu scelto con cura: vi predominarono gli ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] sarai come lui"; non appare che un uso simile sembrasse di buon gusto ai Greci dell'età classica; che fosse diffuso presso i e duca di Normandia, e interrotto dalla comparsa del re Giovanni II, venuto ad arrestare personalmente il re di Navarra e ...
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Il grande musicista tedesco nacque a Bonn il 15 o 16 dicembre 1770. D'origine fiamminga, la famiglia B. era di condizione modesta. A miglior grado sociale era pervenuta con l'avo Ludwig, stabilitosi a [...] vizio dell'alcool cui s'abbandonava il figlio Giovanni, tenore e violinista presso la medesima corte, Lipsia 1897; G. Scuderi, B., le sonate per pf., Milano 1926.
Buoni studî si trovano nei B.-Hefte della rivista berlinese Musik (A. Ebert, R. ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] di colpa (Giobbe, I, 9-11; Zac., III, 1); assistere i buoni e i devoti di Jahvè e castigare invece gli empî e i suoi nemici di S. Maria Antiqua di Roma (Arco trionfale; età di Giovanni VII 705-707) ai lati del Cristo crocifisso sono due folte ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] del principio di causalità, ecc. Il sistema dei mutakallimūn è buono per quegli uomini ammalati di ambiguità, che stanno di mezzo anche Pietro d'Abano (v.) al quale, oltre che a Giovanni di Jandun, si può far risalire quella vena di aristotelismo che ...
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OROLOGIO
Giuseppe Brusa
(XXV, p. 588)
Dopo sette secoli l'o. meccanico ha perduto il primato nel campo della misura del tempo. Gli o. al quarzo si sono imposti anche tra i modelli da portare sulla persona. [...] progettato e descritto dall'eminente medico e fisico padovano Giovanni Dondi, che lo terminò tra il 1374 e il desume da un pagamento effettuato nel 1476, per conto di René i il Buono, al fiammingo W. Gilliszoon: gli aveva fornito un o. rotondo a forma ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...