Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] anche le ricerche di A.M. Valsalva sull’orecchio e di G.B. Santorini sulla muscolatura della faccia e della laringe. Nel finalità. Ad Aristotele risalgono il principio della compensazione o correlazione degli organi, le osservazioni sulla omologia di ...
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Scienza che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancor oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, continua ad avere fondamentale importanza nello specifico campo di studio.
Cenni di storia
L’affermazione ... ...
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Francesca Vannozzi
Conoscere il corpo umano
Il corpo umano può essere considerato come un insieme di segmenti: testa, tronco, membra. Ognuno di essi presenta una configurazione particolare, fatta di ossa, muscoli, organi, nervi, pelle. La conoscenza del corpo umano è indispensabile al medico e al chirurgo ... ...
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Andrea Carlino
È la scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi. Il suo nome (dal latino tardo anatomía, a sua volta derivato dal greco ἀνατέμνω, "tagliare, sezionare") è legato alla pratica della dissezione, che fin dall'antichità ha costituito il principale metodo di ... ...
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P. M. Jones
La conoscenza della struttura interna del corpo umano non ebbe influenza sui modi in cui la figura dell'uomo era rappresentata nel Medioevo. Se anche avessero avuto accesso ai trattati anatomici in circolazione, scultori, incisori e miniatori non ne avrebbero probabilmente fatto alcun uso. ... ...
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Rodolfo Amprino
di Rodolfo Amprino
Anatomia
sommario: 1. Introduzione. 2. Moderne tecniche e metodi di studio. 3. Orientamenti biologici della morfologia del Novecento. 4. Nuove acquisizioni in singoli settori dell'anatomia. 5. Prevedibili sviluppi futuri. □ Bibliografia.
1. Introduzione
L'anatomia, ... ...
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Il progresso dei mezzi tecnici di indagine, fattore fondamentale nell'evoluzione di tutte le scienze, ha introdotto anche nell'a., scienza morfologica relativamente statica, una notevole e rapida evoluzione: oltre all'apertura di nuovi campi di studio, si sono verificate sensibili modificazioni nella ... ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] si nutrono a spese del tessuto dell’ospite; p. obbligati (o oloparassiti) gli organismi che possono vivere esclusivamente come p. (per interni dell’uomo e di vari animali domestici e selvatici. G.M. Lancisi, B. Ramazzini, A.M. Valsalva proseguirono ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] presenti in una certa percentuale di individui con e. cronica virale B o C. In generale, i sintomi dell’e. da virus E sono enterica.
E. da virus G. A metà degli anni 1990 è stato identificato un virus a RNA, definito hepatitis G virus (HGV). Si tratta ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] tra due attributi della medesima sostanza, ‘Dio’ o ‘natura’. Monistica, ma in senso materialistico, era d’Holbach, D. Diderot), fino alla psicologia fisiologica di P.-J.-G. Cabanis. Il parallelismo psicofisico e l’epifenomenismo sono i due estremi ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] delle alterazioni, alle funzioni degli organi colpiti, all’età o all’attività dei pazienti ecc. Nella pratica medica, il termine come studio delle alterazioni anatomiche associate alle malattie. Con G. Morgagni la scienza della p. fece un decisivo ...
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Medicina e chirurgia
Branca della chirurgia che si occupa di intervenire sul cuore e sui grossi vasi allo scopo di correggere le alterazioni congenite o acquisite o, nei casi di estrema compromissione [...] organo o all’impianto di protesi sostitutive.
Cenni storici
I primi interventi chirurgici eseguiti sul cuore risalgono al 1896 (G. Farina (1938, R.E. Gross; 1939, P. Valdoni) o della resezione della coartazione aortica (1944, C. Crawford). Subito ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] premio Nobel per la medicina o fisiologia assieme a S. Ramón y Cajal. Per quasi tutta la vita, G. dedicò i suoi studî all lui chiamata apparato reticolare interno e in seguito conosciuta come apparato o corpo del Golgi, e gli studî sulla malaria. In ...
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Disordine del metabolismo dell’acido urico caratterizzato da aumento di questo composto nel sangue. Si distinguono due forme di g.: la primaria, costituzionale, a carattere ereditario che colpisce quasi [...] di alterazioni enzimatiche) oppure a ridotta escrezione renale. La g. può manifestarsi acutamente con artrite a carico per lo più in sede renale ecc. La terapia prevede farmaci che deprimono l’uricogenesi o che favoriscono l’escrezione renale. ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] cui viene impiegata come organo propulsore la vite. Resta dubbio peraltro se L. abbia mai tentato di volare o di far volare, benché G. Cardano in De Subtilitate dica "Leonardus tentavit, sed frustra".
L. fu anche un espertissimo tecnico militare; è ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] le prime descrizioni di e. risalgono al 17° sec. con G. Fabrici d’Acquapendente, W. Harvey e M. Malpighi. Fu rana (fig. 2), l’altro di ascidia, come alla distruzione di uno o di alcuni dei primi blastomeri seguisse la formazione di un e. difettoso di ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...