Psicologo e pedagogista svizzero (Ginevra 1873 - ivi 1940); dal 1915 prof. di psicologia sperimentale all'univ. di Ginevra; nel 1912 vi aveva fondato l'Institut J.-J. Rousseau che è diventato centro mondiale [...] presupposto fondamentale è uno stretto rapporto fra psicologia e educazione. In Europa fu uno dei maggiori esponenti del "funzionalismo" che, in America, aveva avuto in Dewey il rappresentante più autorevole. Tra gli scritti: L'association des idées ...
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MILLS, Charles Wright
Franco Ferrarotti
Sociologo statunitense, nato a Waco, nel Texas, il 28 agosto 1916, morto a New York il 20 marzo 1962. Ha studiato presso l'università del Wisconsin, a Madison, [...] più importante della sociologia critica negli Stati Uniti; celebri sono le sue prese di posizione polemiche nei riguardi dello struttural-funzionalismo di T. Parsons e dell'empirismo di P. F. Lazarzsfeld, ma è anche profondamente influenzato da G. H ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] ) sanciva la fine dei due paradigmi che avevano dominato lo studio della religione sino agli anni sessanta, il funzionalismo e la fenomenologia. Dichiarando sterile la vecchia controversia che per decenni aveva opposto le due scuole - se la religione ...
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Sociologo tedesco (Lüneburg 1927 - Örlinghausen, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1998). Riprendendo l'orientamento struttural-funzionalista di T. Parsons, elaborò una teoria della società concepita come [...] research di New York. Fondò (1972) e diresse la Zeitschrift für Soziologie.
Opere e pensiero
Lo struttural-funzionalismo di T. Parsons, l'antropologia filosofica, la teoria dei sistemi, la fenomenologia e la teoria dell'organizzazione costituiscono ...
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Politica
Nicola Matteucci e Angelo Panebianco
di Nicola Matteucci e Angelo Panebianco
POLITICA
Politica di Nicola Matteucci
La parola
Politica - nella lingua italiana - è generalmente un aggettivo [...] di un tempo, e approcci in ascesa, che riscuotono attualmente maggiore successo. Approcci in declino sono lo struttural-funzionalismo e la teoria sistemica. Approcci in ascesa sono la teoria della scelta razionale e il neoistituzionalismo. Tanto lo ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] devianza e capitalismo restano indimostrati e forse sono indimostrabili. Il modello radicale si risolve in una sorta di 'funzionalismo di sinistra', in cui tutta la complessa dialettica della devianza e del suo controllo è ridotta alle necessità dell ...
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Architetto e urbanista francese (Parigi 1891 - ivi 1978). Ha progettato intorno al 1930 alcune delle opere più rigorose dell'architettura funzionalista francese. Ha lavorato con E. Beaudouin: Cité du Champ [...] di Parigi (1958-60; in collab. con J. Honegger e Beufé): l'integrazione dei servizî, secondo il più avanzato funzionalismo e la presenza di grandi spazî verdi attrezzati, ne fanno un quartiere modello. Ha realizzato inoltre (in collab. con altri ...
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Espressione coniata da P. Johnson e H.-R. Hitchcock nel saggio The International Style: Architecture since 1922, scritto nel 1932 a complemento della prima mostra di architettura moderna tenuta nello stesso [...] principi dell’architettura moderna, esemplarmente presenti soprattutto nell’opera di Mies van der Rohe (semplicità, funzionalismo, sfruttamento dei materiali moderni ecc.). Nonostante abbiano suscitato polemiche e contestazioni da parte di alcuni ...
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Aree culturali
Pietro Scarduelli
Introduzione
La nozione di area culturale occupa una posizione di rilievo nel panorama antropologico dei primi decenni del secolo, in particolare negli Stati Uniti e [...] di area culturale spiega il suo mancato radicamento nell'antropologia britannica, dominata - negli anni venti e trenta - dal funzionalismo di Radcliffe-Brown e Malinowski, da una teoria cioè che concepisce la società e la cultura come un complesso di ...
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NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] e propria rivoluzione nel campo della ricerca psicologica, non tanto opponendosi ai precedenti indirizzi, strutturalismo e funzionalismo, sulla base di un'articolata critica e di un'adeguata teorizzazione alternativa, quanto mettendo bruscamente da ...
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funzionalismo
s. m. [der. di funzionale1]. – In genere, tendenza a dare importanza alla funzione più che alla struttura di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità, ad anteporre nell’oggetto di studio il...
funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche f., le qualifiche che, nell’ordinamento...