COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] spirito di obiettività caratterizzarono opere e pensiero del C. e ne improntarono l'azione didattica; affermò l'evidenza di un finalismo nei fenomeni vitali e citò in proposito L. Spallanzani, L. Pasteur, C. Bernard, suoi autori preferiti e punti di ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] . Per il positivismo la n. è quella che emerge dall’indagine sperimentale. Il positivismo inoltre bandisce ogni finalismo nella considerazione della n. e, nelle sue versioni evoluzionistiche, attribuisce l’apparente armonia della n. all’operare ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] storiche e filosofiche, di esteso retroterra, che hanno il nome di caso e anticaso, vitalismo e meccanicismo, finalismo e materialismo.
Per correttezza va precisata la profonda differenza tra organi e organismi artificiali. I primi sono parti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] lunga permanenza nella Repubblica lo portò ad avvicinarsi al finalismo di Leibniz, ma ciò che appare peculiare della sua di un ulteriore tormentato quindicennio che culminerà nella crisi finale del Regno borbonico. Durante tale periodo si segnalarono ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] che in fase di sperimentazione potevano essere visualizzati e di cui si potevano misurare le condizioni iniziali e finali. Poiché nelle piante, la cui crescita è manifesta, non è direttamente visibile l'assimilazione di sostanze nutritizie, Hales ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] integrazione
Una delle più singolari caratteristiche di tutti i sistemi di sviluppo è la tendenza a dare un normale risultato finale anche se vengono prodotte nel sistema, nei primi stadi di sviluppo, lesioni o anomalie. In molti casi, e forse nella ...
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Omeostasi
Pietro Omodeo
di Pietro Omodeo
Omeostasi
sommario: 1. Introduzione. a) Autocontrollo e omeostasi. b) Omeostasi e stabilizzazione. c) Omeostasi ed euristica. d) Aspetti particolari dell'omeostasi [...] l'etologo si sono sempre chiesti in primo luogo (e tanto peggio se non lo hanno fatto): ‟a che serve?" Ma quando poi finalmente avevano trovato una risposta non la potevano fornire nel modo più piano ed esplicito. Da quando invece si è sviluppata la ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] tutto il suo peso nelle scienze umane.Che cos'è, rispetto alla vita, l'individuo vivente? L'ortogenesi, e un finalismo fondato su virtualità che si attueranno nel tempo, possono ancora spiegare una vita che mostra di possedere una storia e forme ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] alla natura dell'etica classica era centrato sulla razionalità che era il concetto chiave in cui si rivelavano l'ordine e la finalità di tutta la natura. Il ritorno postmoderno alla natura, e in particolare ciò che W. van der Daele (1987) ha definito ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] tutto il suo peso nelle scienze umane.
Che cos'è, rispetto alla vita, l'individuo vivente? L'ortogenesi, e un finalismo fondato su virtualità che si attueranno nel tempo, possono ancora spiegare una vita che mostra di possedere una storia e forme ...
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finalismo
s. m. [der. di finale agg.]. – In generale, concezione filosofica per la quale la natura e il mondo sarebbero organizzati in vista di una o più finalità (che ne sarebbero quindi il principio esplicativo): il f. della filosofia greca...
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...