Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] fu legato da profonda amicizia, si avvicinò alla teologia e alla mistica ebraiche, che avrebbero rivestito un ruolo di rilievo nella sua riflessione filosofica. Nel 1925 sottopose all'università di Francoforte un lavoro sul dramma barocco tedesco ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger dopo la sua elezione papale. Nato a Marktl am Inn (Baviera) il 16 aprile 1927 da una famiglia di origini contadine e artigiane, terzo figlio di un commissario della gendarmeria, [...] alla fine del 1945 poté riprendere gli studi ecclesiastici di filosofia e teologia, a Frisinga e Monaco. Ordinato sacerdote nel della gioventù, incontrando nella sinagoga della città la comunità ebraica, B. xvi ha formulato l'invito, senza precedenti ...
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Erudito e poligrafo ebreo, nato a Toledo nel 1092 o poco dopo, visse lungo tempo a Cordova. Per ragioni imprecisate dové lasciare la Spagna, e la seconda parte della sua vita fu un continuo andar vagando [...] forma dànno ai suoi versi un posto onorevole nella letteratura ebraica medievale. I suoi commenti biblici scritti dal 1140 in , esistente per l'Esodo e per parte della Genesi). Di filosofia religiosa A. i. ‛E. si occupa nel suddetto Libro del ...
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LEONE Ebreo
Giuseppe Saitta
Jehudah Abrabanel, noto sotto il nome di Leone Ebreo, figlio d'Isacco dell'antica e gloriosa famiglia Abrabanel, nacque all'incirca l'anno 1465 e visse a Lisbona fino al [...] perduto. Si conservano invece cinque componimenti poetici in lingua ebraica e in distici.
Bibl.: S. Munk, Mélanges de . E., Tubinga 1926; J. Klausner, Don Jehudah Abravanel e la sua filosofia dell'amore, in La Rass. mensile di Israel, 1932, nn. 11-12 ...
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MERSENNE, Marin
Ettore BORTOLOTTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Teologo e scienziato francese, nato a Oizé (Sarthe) l'8 settembre 1588, morto a Parigi il 10 settembre 1648. Al collegio di La Flèche [...] 1623), in cui sono trattati i più varî problemi di filosofia, astronomia, cosmologia, musica. L'impiété des déistes et si trattano argomenti musicali (specialmente inerenti alla musica ebraica); ma già nella Harmonie universelle egli svolge preziose ...
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Architetto e teorico dell'architettura statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'11 agosto 1932, da una famiglia di origine ebraica. È tra le figure che hanno condizionato le vicende dell'architettura [...] (Gran Bretagna), lo ha introdotto alla lettura formalista e antideologica della tradizione modernista di C. Rowe e agli studi linguistici e filosofici di N. Chomsky e M. Foucault. All'inizio degli anni Ottanta E. è stato tra i primi stranieri di fama ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma (1997). Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris causa in filosofia dall'università di Tel Aviv (1996).
Alla sua formazione hanno contribuito le letture di B. Spinoza, K. Marx, S ...
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LAKATOS, Imre
Pietro Corsi
(pseud. di Lipschitz, Imre)
Filosofo della scienza ungherese, di ascendenza ebraica, nato a Budapest il 5 novembre 1922, morto a Londra il 2 febbraio 1974. Durante l'occupazione [...] poi alla London School of Economics, dove insegnò dal 1960 alla sua morte.
L. ha lasciato fondamentali contributi alla filosofia della matematica e della scienza in generale. Dopo aver circolato per anni in fotoriproduzione, la sua tesi di dottorato ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] gli porse occasione di svolgere, per desiderio di amici, una vasta operosità per la traduzione di opere filosofiche e linguistiche dall'arabo in ebraico, sì da renderle accessibili ai lettori ebrei ignari dell'arabo. Fu detto "il padre dei traduttori ...
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Kac, Mark
Luca Dell'Aglio
Matematico polacco naturalizzato statunitense, nato a Krzemieniec il 3 agosto 1914 e morto a Los Angeles il 25 ottobre del 1984. Di famiglia ebraica, K. svolse gli studi presso [...] l'antica università di Leopoli, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1935 e, due anni dopo, il dottorato in matematica. Ottenuta una borsa di studio, nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti, sfuggendo così alle persecuzioni razziali. Dal 1939 ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...