A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] tribale degl'Israeliti, e loro guida nelle peregrinazioni (v. ebrei). Zeus dev'essere stato il dio di una stirpe; astri ha dato una grande spinta all'universalismo. Gli antichi filosofi greci, meno attenti ai fenomeni celesti, hanno cercato un ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] dopo aver mostrato la vanità del paganesimo e l'impotenza dei filosofi e dei poeti a darci della divinità un'idea sufficiente VI, 109; VII, 57). È sua opinione che, come agli Ebrei Dio aveva dato la Legge e i profeti per istruirli e prepararli alla ...
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POZZUOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Amedeo MAIURI
Città della provincia di Napoli (da cui dista 12 km.), situata nella regione flegrea sopra [...] vide affluire ambascerie di dinasti, di retori e di filosofi del decadente ellenismo, navigli carichi di mercanzie esotiche e e Greci d'Asia Minore, Siri, Tirî ed Eliopolitani, Ebrei e apostoli della nuova fede, Nabatei del Mar Rosso; aprì ...
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IRENEO di Lione, santo
I. stesso afferma (Adv. Haer., III, 11, 2 e lettera a Florino, in Eusebio, Hist. Eccles., V, 20-24) di essere stato a Smirne uditore di Policarpo dal quale, già vecchio, I., ancora [...] Papia di Gerapoli e Giustino), ma anche poeti e filosofi profani non gli sono ignoti, sebbene, forse, di basti ricordare che I. nega l'origine paolina della lettera agli Ebrei e accoglie nel canone neotestamentario anche il Pastore di Erma (v ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] in tutto ciò nulla che contraddica il suo proprio sistema filosofico-teologico; solo non riesce a capire perché il profeta spesso Mirandola nella seconda metà del XV (v. U. Cassuto, Gli Ebrei a Firenze nell'età del Rinascimento, Firenze 1918, p. 322). ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] liberare il pensiero aristotelico dalle dottrine dei commentatori ebrei ed arabi, e segnatamente da quelle di Avicebronio è lui che conosce ottimamente la natura". Ma l'autorità filosofica o scientifica in tanto ha valore in quanto essa è, senz ...
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GIANNINA (A. T., 82-83)
Georges A. SOTIRIOU
Giuseppe CARACI Guido MARTELLOTTI
Giànnina (gr. 'Ιωάννινα o 'Ιάννινα) è circoscrizione (νομός ed ἐπαρχία) e città dell'Epiro. Il νομός abbraccia la parte [...] divisa in quartieri ed è assai mista (Slavi, Albanesi ed Ebrei, oltre i Greci). Notevole la fabbricazione domestica di tessuti a (Filantropini) e una serie d'illustri Greci e di filosofi (Platone, Apollonio, Solone, Aristotele, Plutarco, Tucidide e ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] basata essenzialmente sul linguaggio della mišnāh, integrata da un lato da quella biblica, dall'altro da quella dei filosofi e dei grammatici medievali e da non pochi neologismi. Del linguaggio mišnaico essa mantiene l'eliminazione, nella lingua ...
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. Setta ebraica che ripudia la dottrina tradipionale rabbinica e accetta come base della vita religiosa la sola Bibbia. la continuazione dell'antico Sadduceismo, che era bensì scomparso come partito dopo [...] all'ebraismo rabbinico. Varî dotti (giuristi, esegeti, lessicografi, filosofi, polemisti) ha il caraismo nei secoli X-XI, C. e che tutta la cultura e la scienza degli ebrei rabbaniti fossero di origine caraitica. In base alle "scoperte" del ...
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Filosofo arabo musulmano della Spagna, morto circa il 600 dell'ègira, 1204 d. C. Fu amico e discepolo dell'altro famoso filosofo Ibn Ṭufail (v.) ed ebbe rinomanza anche nell'Occidente europeo per un suo [...] Tolomeo. Egli segue dunque la corrente anti-tolemaica iniziata in Spagna dai filosofi Ibn Bāgiah (morto 533 èg., 1139 d. C.), Ibn Ṭufail aristotelici, incontrarono favore presso alcuni cristiani ed ebrei di Spagna e di Provenza ed ebbero qualche ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: è un perissodattilo della famiglia equidi,...