Medico (Ragusa di Dalmazia 1668 - Roma 1707). Lavorò a Firenze con R. Bellini e a Bologna fu allievo di M. Malpighi; dal 1696 (o 1695) prof. di chirurgia e anatomia alla Sapienza di Roma, passando poi [...] , 1696), tentando talora anche spiegazioni meccaniche - di ispirazione iatrofisica - di fenomeni vitali normali e patologici, soprattutto in rapporto alla struttura e alla funzione delle fibre muscolari (De fibra motrice e De anatome fibrarum, 1702). ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] è situato nel pavimento del IV ventricolo, in corrispondenza dell’ala cinerea (n. motorio dorsale del vago), ma una parte delle fibre efferenti trae origine dal n. ambiguo. Il n. del nervo vestibolare è situato nel midollo allungato e suddiviso in n ...
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Malattia infettiva (detta anche idrofobia) provocata da un virus che determina un’encefalite a esito letale, e che può colpire, oltre l’Uomo, praticamente tutti i Mammiferi terrestri; come serbatoi di [...] degli animali infetti ed è trasmesso di solito con la morsicatura: dal punto di inoculo, seguendo il cilindrasse delle fibre nervose, raggiunge l’encefalo (il periodo d’incubazione della malattia è perciò tanto più breve quanto più l’inoculazione ...
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vago In anatomia, nervo misto, somatico e viscerale, detto anche pneumogastrico; costituisce il X paio dei nervi cranici e trae importanza soprattutto dalla sua partecipazione al sistema neurovegetativo. [...] scende quindi nel torace, attraversa il diaframma, terminando, il v. destro nel plesso solare e il v. sinistro con rami terminali gastrici ed epatici.
Le fibre motorie del v. provvedono ai muscoli della faringe, del velo palatino e della laringe; le ...
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In anatomia, angolo p., depressione che separa il cervelletto dal ponte di Varolio; vi passano il nervo acustico, il facciale e l’intermediario di Wrisberg. Può essere sede di tumori che generalmente [...] segni di ipertensione endocranica e sintomi dovuti alla compressione dei nervi e della sostanza nervosa adiacente. Sistema p. Fibre nervose che originano dai nuclei del ponte e decorrono nei peduncoli cerebellari medi.
In neuropatologia, sindrome p ...
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Linguistica
D. omerica Nella lingua dei poemi omerici, accanto alle antiche forme non contratte (tipo ὁράεσϑαι) e a quelle recenziori contratte (tipo ὁρᾶσϑαι), se ne presentano altre in cui appare la vocale [...] metro, compromesso dalla contrazione.
Medicina
Distensione brusca di tessuto muscolare o tendineo con eventuale lacerazione di fibre o lacinie che lo costituiscono.
Psicologia
Stato di dissipazione della mente, che subisce la successione spontanea ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] , sensibili all'espansione polmonare e, i secondi, anche a stimoli irritativi endogeni ed esogeni); da fibre vagali amieliniche (terminazioni delle fibre C o recettori J, situati, in prossimità dei vasi, nell'interstizio polmonare) e da fusi neuro ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] stati riprodotti da O. Pompeiano e J. E. Swett (v. i contributi del 1962) con la stimolazione elettrica ripetuta di fibre nervose cutanee del gruppo Il, probabilmente in rapporto a recettori del tatto, della pressione e dei peli. Anche gli stimoli ...
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Nel sistema nervoso centrale dei Vertebrati, qualsiasi formazione di sostanza bianca, a forma di fascio, banderella o lamina, che attraversando la linea mediana associa due zone, per lo più omologhe, dell’asse [...] il cordone di sostanza bianca teso tra i due talami ottici. Lo stesso nome si usa per denominare quei tratti di fibre che connettono i gangli nel sistema nervoso degli Invertebrati (Anellidi, Molluschi).
Si chiama c. anche il punto dove due parti si ...
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Nella femmina dei Vertebrati, la porzione terminale dilatata degli ovidutti (canali di Müller) nella quale ricevono temporaneo ricetto l’uovo o le uova fecondate o si sviluppa l’embrione che nei Mammiferi [...] muscolatura liscia, detto miometrio; uno strato interno mucoso, l’endometrio o mucosa uterina, ricco di vasi sanguigni, di fibre reticolari e di ghiandole, che subiscono modificazioni nelle varie fasi del ciclo estrale. Questo strato nell’u. gravido ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.