Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] la Cattolica, regina d'Inghilterra, ma il matrimonio, non avendo dato eredi, non cancellò i diritti al trono della protestante Elisabetta. L'abdicazione di Carlo V, che aveva affidato al fratello Ferdinando l'impero, permise a F. II, concentrando ...
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Famiglia principesca. Milites probabilmente della contessa Matilde di Canossa - altri pensano a un originario infeudamento di possessi da parte del monastero di S. Benedetto di Polirone - i G. col nome [...] (1550-87), lo stato parve raggiungere il più grande consolidamento, sia perché furono abbassate le I di Nevers (1627-37), per la morte (1631) prematura del figlio Carlo, successe il nipote Carlo II (1637-65), e poi Ferdinando Carlo (1665-1708) con il ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] ), ma poi, come «primo medico» di Ferdinando II e di Cosimo III, soprintendente della loro un cenacolo letterario, aiutò i discepoli Lorenzo Bellini anatomico e grande valore e altrettanta fortuna, e nei suoi Consulti appaiono l'ingegno vivace e il ...
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Lottò con esiti incerti contro i Mori e, all'interno del regno, contro la nobiltà, incontrando inoltre grosse difficoltà relativamente alla successione. Mirò invano alla corona imperiale indirizzando poi [...] Grande e General Estoria.
Vita
Figlio (Toledo 1221 - Siviglia 1284) di Ferdinando III cui successe nel 1252, combatté contro i di pene spirituali. Le sedizioni si aggravarono quando, morto il figlio primogenito, Fernando de la Cerda (1257), A. ...
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Storico e geografo (Arona 1457 - Granata 1526), di famiglia originaria di Anghiera (od. Angera). Trasferitosi a Roma, entrò in contatto con i maggiori rappresentanti dell'Accademia romana (Pomponio Leto, [...] , poi, del re Ferdinando (1505-16), dal 1518 appartenne al Consiglio delle Indie, portandovi la sua competenza testimoniata dalla grande opera, in forma di lettere, Decades de Orbe novo, composta, e in parte pubblicata, tra il 1493 e il 1525 (1º ed ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] dal maestro bussetano Ferdinando Provesi, scelga la capitale lombarda per completare e perfezionare i suoi studi e proprietà) ma anche acquistando archivi esistenti. Da qui, il concetto di un grande archivio a disposizione di qualsiasi teatro e, man ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] vita come bibliotecario alla corte del duca Ferdinando di Wolfenbüttel. ▭ Massimo esponente dell' il saggio di poetica teatrale Abhandlungen von dem weinerlichen oder rührenden Lustspiele (1754). La grande, definitiva affermazione venne nel 1759 con i ...
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Figlio (Kolozsvár 1440 circa - Vienna 1490) di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458), mentre era ancora prigioniero a Praga di re Giorgio di Poděbrady. Tornato in Ungheria, [...] accresciuto potere destò l'apprensione degli elettori, che elessero imperatore il figlio di Federico III, Massimiliano (1486). M., sempre col proposito di condurre una grande campagna contro i Turchi, si accostò allora agli Asburgo, ma la morte (1490 ...
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Pittore (Belluno 1659 - Venezia 1734). Attivo nei principali centri artistici italiani ed europei, in particolare a Venezia, inaugurò un tipo di pittura chiara e luminosa, dall'impianto compositivo scenografico, [...] del barocco maturo (L. Giordano), che ebbe grande influsso sullo sviluppo dell'arte veneta del Settecento.
Firenze, dove ebbe rapporti con il principe Ferdinando ed eseguì decorazioni nei palazzi , S. Stae; pale per i Gesuati e per S. Rocco) ...
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Pensatore spagnolo (Belmonte de Calatayud 1601 - Tarragona 1658). Occupa insieme al Quevedo uno dei primi posti tra i moralisti spagnoli del Seicento; pensatore sentenzioso ed efficace, G. esercitò grande [...] dove morì. In seguito la compagnia di Gesù glorificò il pensatore.
Opere
Fra le opere, oltre a quelle citate, occorre ricordare i trattati El político (1640), che rappresenta in Ferdinandoil Cattolico l'ideale dei reggitori, ed El discreto (1646 ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...